Chiuso dal 2016: il Fulgor è l’ennesimo buco nero in città / FOTO
Silenzio sul futuro del cinema: l’ultimo “passaggio” in Consiglio è di oltre un anno fa
Chiuso da quasi sette anni e praticamente scomparso dal “dibattito pubblico”. Solo incertezze sul futuro del cinema Fulgor, una delle tante, troppe, sale scomparse a Firenze. L’ultima volta che il caso è arrivato in consiglio comunale era l'inizio del 2022, con un’interrogazione firmata dai consiglieri Palagi e Bundu (Sinistra progetto comune), dove chiedevano quali fossero stati i passi avanti rispetto alla comunicazione in aula dell'ottobre 2019, vista la delicata situazione proprietaria seguita all’arresto dell'ex presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, per reati societari e di bancarotta. La replica dell’ex assessora all’urbanistica Cecilia Del Re, poi silurata da Nardella un mese fa, fu stringata al limite del telegrafico: “Gli uffici della direzione non hanno avuto alcun nuovo contatto con la proprietà dell’ex cinema”.
“Da allora non è cambiato niente - conferma Palagi -. La scorsa estate abbiamo nuovamente domandato, stavolta in maniera informale, se ci fossero novità, ma ci è stato confermato che è ancora tutto fermo. Di fatto è come rimbalzare su un muro di gomma, perché la proprietà è fallita”. Come se il Comune non avesse comunque un interlocutore a cui rivolgersi per capire quali sono le intenzioni sull’edificio che nel frattempo è lì a marcire.
Indipendentemente dalla futura destinazione.
Recentemente, in realtà, il nome del Fulgor era stato inserito da un quotidiano insieme al Colonna del lungarno Ferrucci nella ‘rosa’ delle possibili sedi per la futura moschea dopo lo sfratto da Borgo Allegri che diventerà effettivo il 27 aprile, anche perché il vincolo urbanistico (mantenimento di almeno il 60% della superficie a cinema) potrebbe non essere incompatibile con una sala da preghiera.
Il vincolo tuttavia rischia di allentarsi man mano che passa il tempo e lo spazio continua a restare vuoto. “Avevamo chiesto al Comune se avesse intenzione di acquistare l’edificio e a renderlo disponibile per le associazioni culturali presenti sul territorio; sarebbe importante riappropriarsi di un immobile vuoto, a maggior ragione in un’area problematica. Un recupero da parte del pubblico per metterci dei servizi per la cittadinanza. Anche qui però – aggiunge il consigliere della sinistra - ci è stato detto in maniera molto sbrigativa che la questione non è mai stata discussa”.
Intanto i residenti del combattivo Comitato Palomar Palazzuolo a distanza di anni non si rassegnano ad aver perso la propria sala e ancora pochi giorni fa sui social lamentavano l’assenza di novità e la latitanza di Palazzo Vecchio: “Il governo della città non ha offerto sino a qui una sola risposta, proposta, idea sul destino del Fulgor. Ridateci il cinema! In questo quartiere vogliamo il pane ma anche le rose”.
