Un avvallamento nel pavimento della sala Niobe, la quarantaduesima della Galleria degli Uffizi, ha determinato la chiusura al pubblico dell’ala museale. L’allarme in giornata è stato dato da un custode del museo che ha notato la leggera piega della pavimentazione. Come affermato dai tecnici della soprintendenza non si tratterebbe di un danno strutturale bensì dalla flessione di una volta settecentesca il cui piegamento  avrebbe causato il cedimento. Tutte le reali cause sono rimandate, tuttavia, di una quindicina di giorni quando gli specialisti della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le provincie di Firenze, Pistoia e Prato tireranno le somme dei vari rivelamenti architettonici e strutturali che emergeranno da specifiche analisi.

La Niobe, nota anche come lo "stanzone", contiene possenti statue in marmo dalla residenza dei Medici a Roma ( tra cui la stessa Niobe) nonché copie di originali ellenistici del II e III a.C. disposte per la prima volta in quell’area sul finire del Settecento fu qui che negli anni ’80 del Settecento. La sala, già stata danneggiata dalla deflagrazione dei Georgofili nell’attentato del ’93, è stata restaurata nel 2006. Un restauro molto importante a cura della Fondazione Friends of Florence a cui seguì la pubblicazione degli studi e dei lavori.
“Nella sala della Niobe ci sono statue in marmo, molto pesanti. Qualche rara volta in passato si è verificato che il peso enorme abbia causato degli avvallamenti nel pavimento – ha spiegato il direttore degli Uffizi, Antonio Natali –. Aspetteremo un riscontro sulle cause di questo inconveniente dal responso tecnico che ci daranno gli ingegneri consulenti della soprintendenza. Nel frattempo la sala rimane chiusa, anche se non si sa per quanto; dipende dai fattori di rischio che verranno individuati”.