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Cronaca

Igiene zero e granchi cinesi vietati: chiusa pescheria

Operazione dei carabinieri forestali e dei Nas

Gravi carenze igienico-sanitarie, mancanza di tracciabilità dei prodotti ittici e di attuazione delle procedure di autocontrollo Haccp, granchi cinesi tenuti vivi nel polistirolo e liberi di 'vagare' nella cella frigorifera.

E' quello che hanno trovato i carabinieri forestali insieme ai militari dei Nas, in controlli effettuati insieme ai tecnici dell'Asl, in una pescheria situata alla periferia nord di Firenze, al confine con Campi Bisenzio.

Gli esemplari di granchio cinese trovati (del tipo 'Eriocheir sinensis') in particolare sono inclusi nell’elenco delle specie esotiche invasive, la cui introduzione e messa in commercio sul territorio nazionale è vietata.

"Una specie molto pericolosa, che può riprodursi molto facilmente sul nostro territorio mettendo a rischio l'ecosistema e la fauna locale", spiegano i carabinieri.

Considerato il potenziale pericolo per l’ambiente, l’ecosistema e la salute umana, i crostacei sono stati posti sotto sequestro penale probatorio e dati in custodia a ditta ritenuta idonea in quanto dotata di strumenti e strutture adeguate al mantenimento della specie.

I militari hanno trovato anche altre specie ittiche messe in vendita e tenute in ambienti in pessime condizioni igieniche e maleodoranti.

La titolare, una dittadina cinese, è stata denunciata, mentre l'attività è stata sospesa per motivi igienico-sanitari. Comminata anche multe per 3mila euro.

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