Quel dettaglio nascosto sulla chiesa di Sant'Ambrogio

Le prime notizie su questo luogo di culto compaiono nel 988, ma la costruzione sembra risalire addirittura al VII secolo. All'epoca la chiesa di Sant'Ambrogio, collocata nell'omonima piazza del centro fiorentino, era una cappella di un convento femminile, fondato per commemorare il passaggio del santo, che si fermò nel capoluogo toscano tra il 393 e il 394.

Nel corso dei secoli la chiesa ha subito numerose modifiche, testimoniate da una sostanziale mancanza di unità stilistica al suo interno. Nello specifico la facciata, completamente bianca e disadorna, venne realizzata  così come la vediamo oggi nel 1880, secondo lo stile neogotico. 

Solo uno sguardo attento può aver notato l'antica lapide che si trova sullo spigolo della facciata, precisamente all'angolo con Borgo la Croce: nello specifico, si tratta di una lastra che raffigura una città turrita insieme alla scritta “Città rossa”. Non tutti sanno che questa curiosa iscrizione è un riferimento alle cosiddette “Potenze”.

Queste istituzioni erano delle vere e proprie brigate goliardiche, nate intorno al 1300 con lo scopo di organizzare feste nel proprio quartiere, gareggiando -spesso anche aspramente e con violenza- contro le altre Potenze della città. Le cronache dell'epoca parlano di oltre 40 Potenze, suddivise in base alle rispettive zone di appartenenza, ciascuna con un vessillo specifico e relativo emblema. 

In particolare il nome “Città rossa” era dovuto alla presenza in zona di moltissime fornaci destinate alla cottura dei mattoni, motivo per cui la maggior parte delle case erano state costruite in laterizi ed il colore dominante era proprio il rosso. A conferma di ciò, poco distante si trova ancora una strada dal nome “via della Mattonaia”, ulteriore elemento che qualifica il quartiere di Sant'Ambrogio come un'antica “zona rossa”.