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Cronaca Cerreto Guidi

Cerreto Guidi, attivo il monitoraggio sull'amianto disperso dopo maltempo

Prelievi effettuati nei giorni 25 e 26 settembre, in condizioni meteo caratterizzate da un regime di alta pressione, con venti deboli a prevalente regime di brezza e sostanziale assenza di precipitazioni

La tromba d'aria del 19 settembre scorso ha creato non pochi danni, su tutti l'allarme dispersione delle fibre di amianto dai capannoni. ARPAT e Dipartimento di Prevenzione della Azienda USL 11, in collaborazione con il Laboratorio di Sanità Pubblica di Siena, hanno organizzato e avviato il monitoraggio delle fibre di amianto presenti in aria nelle frazioni di Stabbia e Lazzeretto, a Cerreto Guidi, la zona più interessata dall'evento.

Il campionamento è stato effettuato in 4 punti nelle frazioni di Stabbia e Lazzeretto, in prossimità di aree abitate interessate dalla presenza di frammenti di materiali contenenti amianto, e 1 punto nell'area industriale Le Botteghe di Fucecchio, a distanza di circa 4,5 km, dove sono presenti numerose coperture in cemento amianto, ma non colpita dall'evento del 19. Quest'ultimo è stato scelto come termine di confronto rispetto alle zone colpite, in quanto l'area è stata considerata a priori virtualmente indisturbata.

 La concentrazione minima rilevabile in questo caso è fino a 0,05 f/l. La maggior parte delle fibre rilevate è attribuibile al crisotilo, il principale componente dei manufatti contenenti amianto, come il cemento-amianto; sono talvolta presenti in misura minore crocidolite e amosite.
La normativa non fissa un limite per la concentrazione di fibre in aria ambiente e il DM 06/09/94 fissa a 2 f/l il limite per la restituibilità in seguito a bonifica degli ambienti confinati. Una valutazione dei livelli di concentrazione di fibre di amianto in aria outdoor può essere effettuata per confronto con il valore di 1 f/l tratto dalle indicazioni della Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO Air Quality Guidelines for Europe, 2nd edition, 2000 ). 
Come l'OMS stessa sottolinea, va tuttavia tenuto presente che, trattandosi di un cancerogeno, non è possibile stabilire una soglia di sicurezza, per cui devono comunque essere valutati gli interventi possibili in relazione al contesto.

"Una prima analisi - effettuata impiegando i dati di una stazione meteorologica privata collocata nella periferia nord-occidentale di Fucecchio (a circa 6,5 km a sud-ovest SW da Stabbia) - non consente di escludere un possibile contributo alle concentrazioni di amianto rilevate nella zona industriale di Fucecchio non solo da parte di sorgenti prossime al punto di campionamento, ma anche da parte di altre sorgenti più lontane poste a nord-est NE (qual'è l'abitato di Stabbia)".

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