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Cronaca

Centri equestri, a rischio tre strutture che fanno ippoterapia per i ragazzi disabili

Si tratta di 'Centro Equestre Fiorentino', 'La Valle Equitazione' e 'Centro Ippico Due Case': “Attività fondamentali per il tessuto sociale della città, salvateci”

Tre realtà che tra le altre cose praticano ippoterapia, percorsi ad hoc suggeriti dagli stessi medici per ragazzi con problemi che vanno da varie forme di disabilità all'autismo, sono a rischio.

Si tratta del Centro Equestre Fiorentino dell'Argingrosso, all'Isolotto, che se non cambia nulla dovrà chiudere il prossimo 31 dicembre, del Centro Ippico Due Case di via delle due Case, in zona aeroporto, e de La Valle Equitazione, a Serpiolle.

“Nella passata consiliatura l'amministrazione comunale aveva più volte ribadito la volontà di salvare queste realtà, impegni ora disattesi”, attacca Dmitrij Palagi, consigliere di Sinistra progetto comune, illustrando questa mattina una nuova mozione (firmata anche da Michela Monaco della Lega e Alessandro Draghi di Fratelli d'Italia), per impegnare il Comune al salvataggio delle attività.

La situazione più difficile riguarda il Centro Equestre. Sorge su terreni comunali e, dopo un'ultima proroga fino al 31 dicembre, l'attività è sul punto di dover chiudere i battenti.

“Siamo già rimasti chiusi 5 mesi. In estate siamo ripartiti a spese nostre con l'ippoterapia, fondamentale per i ragazzi che seguiamo”, spiega la presidente del Centro, Loredana Itelli.

Sull'attività, situata nei pressi dell'Arno, pende il rischio idraulico. “Ma la Regione deve ancora esprimersi su questo e dalla piena dei giorni scorsi non abbiamo avuto alcun danno”, assicura però Itelli.

“Il nostro centro è anche un presidio per il territorio, di aggregazione e integrazione”, prosegue la presidente, che chiede a Palazzo Vecchio di consentire la prosecuzione delle attività.

Per il Centro Ippico Due Case, dove pure si svolge ippoterapia con 12 cavalli e che va avanti grazie al lavoro dei volontari, la soluzione prospettata dal Comune sarebbe il 'trasloco' in zona Firenze Sud (i terreni vicini all'aeroporto sono di UnipolSai e sono loro ad aver dato lo sfratto).

“Ma noi siamo radicati in quella zona. Vogliamo restare lì. Abbiamo già un orto didattico e portiamo avanti educazione ambientale e percorsi per l'inserimento lavorativo. Il Comune si era impegnato a sostenerci e ora invece contribuisce a distruggere questa esperienza”, attacca il presidente della struttura Renato Palma.

C'è poi il caso dell'associazione La Valle Equitazione di Serpiolle, tra Careggi e Cercina. In questo caso ci sarebbero strutture abusive da abbattere ma la situazione pare avviata ad una soluzione in loco.

“Senza queste attività Firenze perde importanti presìdi, che svolgono attività sociali fondamentali per il territorio”, prosegue Palagi, impegnato a portate la mozione in consiglio comunale il prima possibile.

“Io stessa - aggiunge la consigliera Monaco, che ha un problema di disabilità -, ho seguito un percorso di ippoterapia al Centro Equestre. E' un'attività importantissima che non deve chiudere”.

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