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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

San Sebastiano, la Misericordia celebra i 770 anni di vita | FOTO

L'Arciconfraternita festeggia i 770 anni di vita. Presentato un tabernacolo realizzato da un disegno per commemorare i due senegalesi uccisi in piazza Dalmazia nel 2011

Stamani la Misericordia di Firenze ha celebrato San Sebastiano martire, patrono dell’Arciconfraternita dal 1575. Come ogni anno sono stati donati ai fiorentini i panellini benedetti, simbolo di solidarietà e carità verso i bisognosi, che sono stati distribuiti nel corso della giornata dai volontari della Misericordia nella sede di piazza Duomo e in tutte le sezioni. I panellini benedetti sono stati anche consegnati alle scuole, agli ospedali, agli istituti religiosi ed alle associazioni assistenziali.

Alle 9:00 autorità civili, militari e religiose hanno preso parte alla messa officiata da Monsignor Claudio Maniago nell’Oratorio di piazza Duomo, e poi hanno assistito al discorso del Provveditore della Misericordia di Firenze Andrea Ceccherini.

“Se nel 2014 abbiamo deciso di celebrare i 770 anni dalla nostra nascita – ha spiegato il Provveditore Andrea Ceccherini - non è per un vacuo senso autocelebrativo, bensì per rafforzare la nostra identità, dimostrando come il passato sia la linfa dalla quale si può e si deve attingere per vivere il presente e organizzare il futuro”.

San Sebastiano, la Misericordia consegna i pannellini benedetti

“Celebriamo questo anniversario – dice Maurizio Naldini, presidente del comitato dei festeggiamenti – con l’intento di dimostrare che la nostra città non fu soltanto la culla dell’arte, della scienza, dell’economia di mercato, ma anche di una sconfinata carità che portò alla attenzione verso i deboli, gli svantaggiati, i sofferenti. Di questo impegno sociale, che oggi definiremmo welfare, ma del tutto gratuito e mosso da una incrollabile fede, la Misericordia fu testimone e protagonista  per quasi otto secoli, e ancor oggi continua ad esserlo.”

Oggi è stato anche presentato il tabernacolo realizzato dallo scultore di origine morava IvanTheimer e donato alla fine di dicembre alla Venerabile Arciconfraternita. La scultura in bronzo, realizzata con la collaborazione con l’artista senegalese Ndary Lo, nasce da un disegno che l’artista aveva realizzato per commemorare i due senegalesi uccisi in piazza Dalmazia il 13 dicembre 2011.

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