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Cronaca

Caso Regeni, il nuovo ambasciatore al Cairo è fiorentino

Si chiama Giampaolo Cantini ed è nato a Borgo San Lorenzo

Giampaolo Cantini, classe 1957, è l'ambasciatore italiano in Egitto che il governo ha deciso di rimandare al Cairo dopo aver riconosciuto i ''passi avanti'' delle autorità egiziane nella collaborazione sul caso Regeni.

Nominato nel maggio del 2016, tre mesi dopo il ritrovamento del cadavere del giovane ricercatore friulano, Cantini era stato scelto da Matteo Renzi e dall'allora ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, per succedere a Maurizio Massari, l'ambasciatore che per primo vide il corpo martoriato di Giulio Regeni, assistette la famiglia in quei giorni dolorosi, e che fu richiamato in Italia proprio in seguito alla crisi diplomatica aperta con il Cairo sulla vicenda.

Da allora Cantini non si era ancora insediato. Ora toccherà a lui, una volta ricevuto il gradimento del governo egiziano, ritessere quella rete di relazioni diplomatiche, economiche e politiche che da sempre uniscono Italia ed Egitto. Ma anche, ha sottolineato il ministro Alfano: "Contribuire, tramite i contatti con le autorità egiziane, al rafforzamento della cooperazione giudiziaria e, di conseguenza, alla ricerca della verità" sulla tragica morte di Giulio.

Nato a Borgo San Lorenzo si è laureato in Scienze politiche. Cantini ha iniziato la carriera diplomatica nel 1983. Da allora ha ricoperto diversi ruoli sia alla Farnesina, in particolare alla Direzione Affari politici, che all'estero, in sedi come Addis Abeba, New York, Washington, Algeri e Gerusalemme. Nel 2013 Cantini ha sostituto Elisabetta Belloni alla guida della Cooperazione allo Sviluppo della Farnesina. E' considerato un grande esperto di Nord Africa. 

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