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Cronaca Rifredi / Via Renato Fantoni

Il capo della polizia Gabrielli inaugura nuova caserma dedicata ad Emanuele Petri / FOTO

Il comparto della Polfer si trasferisce da Porta al Prato a Rifredi: "Nel sacrificio di Petri tutta la dimensione del nostro lavoro"

Il capo della polizia, Franco Gabrielli, era a Firenze questa mattina per l'inaugurazione della nuova caserma della polizia ferroviaria, che dalla sede di Porta al Prato si è trasferita in via Renato Fantoni, accanto alla stazione di Rifredi.

La nuova caserma, come quella di Porta al Prato, è intitolata ad Emanuele Petri, sovrintendente capo della Polizia di Stato, ucciso il 2 marzo 2003 a bordo di un treno in provincia di Arezzo in uno scontro a fuoco con gli appartenenti alle Nuove Brigate Rosse Mario Galesi e Nadia Desdemona Lioce.

“Nella figura dell'agente Emanuele Petri e del suo sacrificio c'è tutta la dimensione del nostro lavoro, fatto da persone normali. Agenti per i quali l'ultima cosa a cui pensare è quella diventare eroi, che pensano a tornare ai loro affetti e alle loro cose ordinarie: in questo sta la loro straordinaria eccezionalità, il loro straordinario valore”, ha detto Gabrielli ricordando Petri, vittima del terrorismo e medaglia d'oro al valor civile.

“In una anonima domenica di provincia del 2 marzo 2003 su un treno regionale che non aveva il prestigio di quelli dell'alta velocità, operatori della polizia di Stato che si trovavano a svolgere un servizio ordinarissimo sono stati la pietra sulla quale si è costruita la definitiva sconfitta delle Brigate Rosse di quella stagione”, ha aggiunto Gabrielli (le successice indagini portarono poi infatti all'individuazione dei responsabili degli omicidi dei giuslavoristi Massimo D'Antona e Marco Biagi).

“Emanuele credeva in quello che faceva. Il senso della legalità e il senso della divisa le aveva nel sangue e non a caso anche suo padre era un poliziotto, aveva respirato proprio quest'aria di legalità, e lui ci ha creduto fino alla fine”, le parole della vedova Alma, presente all'intitolazione.

Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte, tra gli altri, anche il prefetto Laura Lega, il questore  Armando Nanei, la presidentessa della Corte d'Appello di Firenze Margherita Cassano, il procuratore generale Marcello Viola, il procuratore capo Giuseppe Creazzo e il presidente del consiglio comunale Luca Milani.

“La sede del compartimento Polfer Toscana è alla stazione Santa Maria Novella, dove abbiamo la gran parte dei nostri uffici. Ma avevamo bisogno di una serie di alloggi per il personale del compartimento che ha trovato grazie a Ferrovie la sua locazione presso la stazione di Rifredi, con anche diversi uffici migrati qui per comodità”, ha spiegato la dirigente Francesca Monaldi, alla guida del compartimento Polfer della Toscana.

Gabrielli ha parlato anche dell'organico delle forze di polizia. “C'è il problema che da qui al 2030 avremo 40mila pensionamenti. In Italia l'organico di polizia è già ampio? Vorrei sapere - ha risposto Gabrielli a chi in questi giorni faceva paragoni con altri Stati -, in quali altri Stati hanno problemi come i nostri, che abbiamo 'ndrangheta, cosa nostra, camorra, varie mafie che albergano nel nostro Paese, e abbiamo dovuto affrontare stagioni di terrorismo interno e internazionale”.

Infine un commento sul 50esimo anniversario della strage neofascista di piazza Fontana, che ricorre domani. Perpetrata dall'estrema destra, e depistata da ampi settori dei servizi segreti, causò il 12 dicembre 1969 diciassette morti e centinaia di feriti e diede avvio di fatto alla cosiddetta 'strategia della tensione': "Fu la notte della Repubblica - ha commentato Gabrielli -, non a caso viene indicata come l'inizio degli anni di piombo”.

FOTO - Il capo della polizia Gabrielli inaugura nuova caserma dedicata ad Emanuele Petri

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