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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Affitti in nero nel 2011: evaso un milione di euro tra case e capannoni

Operazioni di controllo tese a rintracciare abitazioni affittate senza contratti di locazione così come i sub-affitti cinesi nei capannoni dell'Osmannoro

Un milione di euro. A tanto ammonterebbe la somma evasa nel settore dei canoni di locazione nel corso del 2011. Le indagini delle fiamme gialle si sono incentrate sugli appartamenti senza contratto e sui box destinati alle micro imprese cinesi. Due quindi le fattispecie esaminate e sanzionate: titolari di case che hanno affittato in nero per lo più a studenti, turisti stranieri ed operai; imprenditori che hanno preso in affitto ampi capannoni nelle aree industriali della provincia fiorentina, come per esempio all’Osmannoro, ne hanno parcellizzato gli spazi ed in seguito sub-affittati. Segnalazioni di cittadini e l’esame delle banche dati tributarie dei Comuni gli elementi su cui si è costituita la piattaforma investigativa. Trentasei i casi che hanno portato all’effettiva costatazione del reato con canoni non dichiarati al fisco per oltre 482.500 euro ed Imposta di registro evasa per 6.816 euro. Diverse le situazioni riscontrate, alcune davvero curiose: tra questi una famiglia in possesso di 19 immobili affittati tutti in nero, ma anche il proprietario di una tenuta agricola nella periferia di Firenze che affittava mini appartamenti per brevi vacanze.  
Per quel che riguarda gli immobili industriali, gli uomini delle Fiamme Gialle hanno eseguito 4 controlli in altrettante aziende cinesi che titolari di canoni di locazione per ampi capannoni industriali. Nell’altro ramo dell’inchiesta, complessivamente sono stati recuperati oltre 458.000 euro. L’imposta di registro non versata in questo caso si attestata sui 10.500 euro. Tutti i capannoni erano di proprietà italiana. Dati in gestione ad imprese cinesi, questi a loro volta provvedevano a suddividere gli spazi in piccoli box, che poi venivano sub-affittati ad imprese spesso artigiane di loro connazionali. I costi di affitto dei singoli box variavano secondo la metratura: da circa 400/500 a 700/800 euro mensili sino ad arrivare, in alcuni casi, oltre i 2mila euro. E così arriviamo alla metodologia affermatasi nell’inchiesta: un imprenditore cinese, nel 2006-2007, aveva affittato due capannoni nell’area dell’Osmannoro: uno in via Sacco e Vanzetti a Firenze, l’altro in via Ponte Giogoli a Sesto Fiorentino. Presi e lavorati negli interni, tanto da poterci ricavare rispettivamente 19 e 24 box. Piccoli spazi che poi l’imprenditore a dato in consegna a piccoli artigiani che operano nel settore della pelletteria. Tutto in nero. L’imprenditore poi nel 2008-2009 cede il passo ad una nuova ditta cinese che lascia le cose come stanno, e continua con le stesse metodologie del connazionale che le ha inaugurate.






 

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