Fermata Carlo Monni, Ceccherini: "Quando morirò io dedicatemi un punto Snai"
C'era anche 'il Cecche' e il 'Paci' ieri all'inaugurazione della fermata dedicata al grande attore fiorentino scomparso lo scorso 19 maggio: "Per me è difficile parlare di Carlo"
In un certo senso c’era anche 'il Monni' ieri all’inaugurazione della fermata della tramvia che gli è stata dedicata: la Olmi – Carlo Monni. Quella delle Cascine, dove Carlo era il “sindaco”; la seconda per chi parte dalla stazione Santa Maria Novella e va verso Scandicci; la penultima nel percosro inverso. C’era perché ieri sarebbe stato il suo settantesimo compleanno. E c’era perché i suoi amici, quelli di sempre, hanno portato alla fermata due immagini a grandezza uomo del Monni. Una per parte. Tra i tanti presenti anche Massimo Ceccherini e Alessandro Paci. Un ‘Cecche’ ironico, come sempre, ma commosso: “Parlare di Carlo per me è molto difficile. Davvero. Voglio ringraziare tutti per l’omaggio alle Cascine”.
Poi, meno serio: “Lui ora godrà da lassù, noi godiamo quaggiù. Però voglio dire una cosa: quando morirò io mi piacerebbero mi dedicassero un punto Snai”. Il Monni avrebbe riso forte. Quel Monni “anarchico-solidale”, come lo ha definito bene ieri Sergio Givone, l’assessore alla cultura del Comune di Firenze, che avrebbe salutato tutti con: “Siete persone di stile”.