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Cronaca

Casalesi, indagine “Talking Tree”: preso un altro affiliato

La polizia lo ha catturato al valico di frontiera di Ponte Chiasso. E' accusato si aver raccolto tangenti, consegnandole ai referenti locali del sodalizio

Nel pomeriggio di giovedì gli uomini della sezione criminalità organizzata della squadra mobile di Firenze – diretta da Alfonso Di Martino – nell’ambito dell’indagine “Talking Tree”, coordinata dalla  Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno catturato, presso il valico di frontiera di Ponte Chiasso, un 46enne napoletano, residente in Svizzera, nella città di Buchs.

Lo stesso risulta destinatario dell’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa il 4 aprile scorso dal gip del Tribunale di Napoli Tullio Morello, già eseguita il 16 maggio dalle squadre mobili di Firenze e Caserta nei  confronti di altri 17 indagati. I poliziotti, in collaborazione con il personale del settore Polizia di Frontiera Como – Ponte Chiasso, hanno così provveduto a dare esecuzione al provvedimento cautelare associando poi l’indagato presso la Casa Circondariale di Sollicciano.

L’uomo – accusato di essere affiliato al “clan dei Casalesi” – avrebbe raccolto tangenti, consegnandole ai referenti locali del sodalizio; avrebbe compiuto azioni di intimidazione per rafforzare il potere coercitivo del clan, comprese quelle nei confronti di imprenditori toscani, ed avrebbe custodito e trasportato armi.

Nell’ambito della medesima attività, al valico di frontiera di Ponte Chiasso è  stato arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti e favoreggiamento un altro uomo, napoletano di 49 anni, residente a Varese, giunto al valico per salutare il concittadino al suo rientro in Italia. Tale attività ha consentito di rinvenire presso la sua abitazione 57 grammi circa di cocaina.

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