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Problema affitti, famiglie costrette a condividere la casa

La denuncia del Sunia: impossibile sostenere le spese

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Almeno 42 famiglie fiorentine sono costrette a condividere la casa con altri nuclei familiari a causa dei costi proibitivi degli affitti a Firenze. È la denuncia del Sunia Cgil di Firenze riportata dal quotidiano La Nazione delle persone che si sono presentate agli sportelli del sindacato tra settembre dell'anno scorso e fine febbraio di quest'anno. 

Un numero che quindi potrebbe essere ben maggiore di quello denunciato dal sindacato, visto il possibile sommerso. “La crisi abitativa sta colpendo soprattutto i lavoratori – ha detto Laura Grandi, segretaria del Sunia - persone con uno stipendio che sono costrette a dividere l’immobile in cui abitano con altre famiglie in modo da dividere utenze e affitto”. 

A stupire anche il fatto che i redditi delle famiglie che si presentano al Sunia, non sono proprio da emergenza sociale: il 39 per cento meno di 1500 euro al mese ma il 33 ne dichiara circa 2500 e il 28 tra 1500 e 2000 euro al mese.

Tre famiglie su quattro delle 42 che condividono casa invece sono composte da cittadini italiani e più della metà, il 61 per cento, vede i capifamiglia avere un'età che oscilla tra i 20 e 35 anni mentre il 34 per cento tra i 35 e 55 anni.

Come si vive, lo spiega la storia di Carla, addetta alla reception di un albergo fiorentino con marito e due figli piccoli, che non può andare a vivere fuori città per l'impossibilità di essere poi a Firenze in orario, che spiega l'organizzazione degli spazi con l'altra famiglia: “due stanze a nucleo” e “il bagno in comune” per una spesa di 600 euro a testa.

Il problema affitti a Firenze quindi resta all'ordine del giorno così come la richiesta di alloggi a prezzi sostenibili.

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