Carabinieri massacrati: confermato l’arresto per i tre minorenni

Il giudice per le indagini preliminari ha confermato l’arresto per i tre minorenni che hanno preso parte all’aggressione dei due carabinieri lo scorso 25 aprile.
I giovani, due diciasettenni empolesi ed una ragazza di 16, erano stati fermati per un controllo dai militari dopo un rave party a Sorano nel grossetano. Proprio riguardo questo tipo di feste si è espresso il presidente della Regione chiedendosi cosa si potesse fare in termini di regolamentazione: “Penso che in primo luogo debba muoversi il Parlamento, che ha competenze sulla sicurezza. La Regione Toscana può avanzare una proposta in tal senso – ha detto Rossi -  l’Europa ha legiferato, Germania, Olanda, Belgio, Francia, Inghilterra hanno legiferato per ricondurre entro regole una attività molto spinta sul versante trasgressivo, a tutela dei cittadini che stanno intorno a questi eventi, ma anche di chi vi partecipa”. Proprio sulla regolamentazione dura la critica del pdl che fa notare come questo tipo di feste siano di fatto illegali.

Rimane in carcere M.G unico maggiorenne del gruppo da cui sembra sia partito, affiancato da uno dei compagni e poi da un altro, l’impeto verso i militari. Le due vittime ricoverate all’Ospedale “Le Scotte” di Siena verserebbero ancora in situazioni critiche: se il primo rimasto ferito all’occhio è in via di miglioramento il suo collega rimane in pericolo di vita, riscontrate anche delle lesioni celebrali.

Le accuse per i tre minori sarebbero tentato omicidio e rapina, il furto del blocco dei verbali, ma decadrebbe l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, reato non imputabile al di sotto dei 18 anni. Il gip ha riferito ai giornalisti come ci sia stata una graduatoria delle responsabilità. Proprio davanti la procura il gip ha ammesso parzialmente che i minorenni attribuirebbero a M.G la responsabilità dell’aggressione.