Caos musei fiorentini: 19 direttori in solidarietà alla manager della Galleria dell'Accademia
Hanno sottoscritto una lettera e sono delusi dalla riforma dell'ormai ex ministro
La riforma del ministro per i beni culturali Bonisoli, ha dato definitivamente i suoi frutti; anche se il ministro è ormai un ex capo di dicastero viste le dimissioni di Conte
La Galleria dell'Accademia, fiore all'occhiello del sistema museale fiorentino, non è più autonoma, è stata incorporata alla Galleria degli Uffizi e al museo di San Marco, perdendo così la sua manager Cecilie Hollberg.
Ieri i suoi colleghi direttori dei musei autonomi di tutta Italia- come riportato dal quotidiano il Corriere fiorentino - hanno espresso solidarietà alla manager, firmando tutti insieme una lettera. Hanno firmato i venti super manager creati cinque anni fa dalla riforma dei Beni Culturali dell'allora ministro Dario Franceschini, sotto il governo Renzi, che ora vedono il ministro pentastellato Alberto Bonisoli intento a smantellare.
L'idea dovrebbe essere partita da Eva Degli Innocenti - prosegue il quotidiano - del Museo archeologico di Taranto. E ha rapidamente preso piede in tutti gli altri musei d'Italia. Non è andato giù a nessuno di loro la rapidità e la facilità con la quale il ministro, in piena crisi di governo e durante la settimana di Ferragosto, ha liquidato la direttrice della Galleria dell'Accademia di Firenze. Togliendole non in parte (come accaduto per gli altri principali musei statali) ma del tutto l'autonomia.
E accorpando l'Accademia e il Museo di San Marco agli Uffizi, andando a creare così il più vasto supermuseo italiano mai visto. I diciannove colleghi della Hollberg — tutti e venti tranne lei, destinataria dell'appello che sarà resa pubblica in queste ore, stanno limando i dettagli — si sono attivati per scrivere parole di solidarietà alla manager tedesca fatta fuori dal centralismo romano.
E contestualmente stanno esprimendo tutte le loro perplessità a proposito di questa riforma che ha limitando le capacità gestionali e di spesa dei musei autonomi così com'era stata pensata da Franceschini,