San Donnino: cane impiccato da una catena in via dei Manderi
Le guardie zoofile dell'Enpa hanno scoperto un cane rimasto strozzato da una catena. Il meticcio sarebbero rimasto incastrato nel tentativo di fuggire dal recinto
In un piccolo appezzamento di terreno nei pressi di via dei Manderi, nella zona di San Donnino, le guardie zoofile dell’ Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) hanno scoperto, all’interno di una recinzione, un cane impiccato dalla stessa catena che aveva al collo.
Dagli accertamenti e dai primi riscontri autoptici dei veterinari, risulterebbe che il cane, un meticcio maschio di taglia media, dopo essere salito sulla tettoia del suo riparo, probabilmente cercando di scavalcare più volte la recinzione, si sia impigliato aggrovigliando la catena nel telo ombreggiante e nella la recinzione.
La morte sarebbe sopraggiunta dopo circa due giorni per disidratazione e per il fatto che il povero cane non potesse né muoversi, né abbaiare visto che la catena era talmente tesa da non consentirgli alcuna azione. Sono in corso, comunque, ulteriori approfondimenti. Per questo, il cane è stato inviato all’istituto zoo profilattico della Toscana e Lazio per un autopsia più approfondita.
Le guardie zoofile sono anche risalite alla padrona dell’animale. Da quanto riportato da la Repubblica la 30enne si sarebbe allontanata per un week-end affidando le cure del meticcio bianco e rosso a dei parenti. A causa di un disguido l’animale però non sarebbe stato assistito come era necessario.
La procura, dopo aver aperto un fascicolo a carico di ignoti per abbandono, incuria e maltrattamento animali, adesso dovrà valutare chi dovrà rispondere dell’accaduto.
