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Cronaca Campi Bisenzio

Campi, lo stop del sindaco all'inceneritore

Dopo le "Mamme no inceneritore" e Sinistra Italiana ora anche Emiliano Fossi è contrario

Sara Biagiotti, ex sindaca PD di Sesto Fiorentino, fu sfiduciata dal suo consiglio comunale proprio per il suo sostegno alla costruzione del nuovo inceneritore a Case Passerini. Una sfiducia che spianò la strada a Lorenzo Falchi di Sinistra Italiana per la conquista della poltrona di primo cittadino alle elezioni comunali anticipate del 2016. Adesso è il democratico sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, anche se appartenente ad una area del PD lontana da quella di Sara Biagiotti, ad opporsi all'inceneritore

"Game over. Facciamola finita, chiudiamo questa partita", ha detto ieri Fossi in una intervista rilasciata a Repubblica Firenze. "Archiviamo questo pezzo di storia - ha dichiarato il sindaco di Campi - che ha segnato il fallimento della politica e soprattutto di quei sindaci che immaginarono l'opera negli anni novanta e che nel frattempo provano a rifarsi una verginità. Poi a noi è toccato rimettere i cocci insieme".

La costruzione dell'inceneritore di Case Passerini, pensato per raccogliere e bruciare i rifiuti indifferenziati di Firenze e della piana, è stata stoppata dal Tar della Toscana ancor prima della posa della prima pietra. In merito alla vicenda è attesa la sentenza del Consiglio di Stato.

Fossi si smarca dal suo partito di appartenenza che fino ad oggi ha parlato della necessità dell'opera. Il sindaco probabilmente gioca d'anticipo in vista delle prossime elezioni amministrative: c'è il rischio che il PD perda anche il comune di Campi Bisenzio se non cambia qualcosa. 

Unica reazione dei Dem è quella del segretario regionale Dario Parrini che a Repubblica ha detto che l'inceneritore è un'opera ormai decisa, da portare avanti. 

Reazioni positive da parte di Sinistra Italiana. "Il Sindaco Fossi, si è dovuto arrendere all'evidenza - hanno dichiarato i consiglieri regionali Fattori e Sarti - dopo oltre un decennio di stallo, è l'ora di mettere definitivamente nel cassetto l'inceneritore di Casa Passerini. Su questo non ci possono essere ripensamenti, la vera miopia è stata quella dei Comuni finora accondiscendenti o troppo silenziosi su questo tema. In attesa della sentenza Consiglio di Stato sul ricorso al Tar che un anno fa ha fermato la procedura per l'impianto, costatiamo che il fronte pro inceneritore perde pezzi e che l'archiviazione definitiva di Case Passerini è imminente. Ma tutta quella classe politica che fino ad oggi ha offeso ambientalisti e cittadini, tacciandoli di populismo e antiscientificità, abbia il coraggio di ammettere che per inseguire un progetto arretrato e sbagliato si è sprecato tempo e denaro pubblico. Altrimenti è troppo facile cambiare idea, senza spiegazioni né scuse”.

Tutto tace invece da Palazzo Sacrati Strozzi. Il governatore Rossi, esponente di punta di Articolo 1-Mdp, non ha fatto dichiarazioni in merito. Eppure il nuovo inceneritore fa parte del piano regionale dei rifiuti.  

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