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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Caccia: il Tar ferma l'abbattimento dei caprioli

L'allarme degli agricoltori: "A rischio le colture"

Stop all'abbattimento di esemplari femmina e piccoli di capriolo. E' quanto fissato da una sentenza del 23 agosto del Tar toscano in risposta a un ricorso depositato appena tre giorni prima dall’Unione regionale cacciatori dell’Appennino (Urca).

Nel decreto il Tar sospende in via cautelativa l’attività venatoria "limitatamente all’abbattimento di femmine e piccoli di capriolo", lasciando intatto il resto, fino all’11 settembre prossimo, quando si riunirà la camera di consiglio utile a una valutazione collegiale di una questione di cui si rilevano "complessità ed estrema articolazione". L'Urca ha impugnato il piano regionale di controlli della presenza degli animali per la stagione venatoria 2018-2019.. 

La situazione si aggrava soprattutto per gli agricoltori che subiscono notevoli danni ai campi a causa della presenza di ungulati. In una nota il presidente di Confagricoltura Toscana Francesco Miari Fulcis definisce la decisione "una sconfitta per gli agricoltori" perché così "si vanificano tutti gli sforzi fatti per dar seguito agli obiettivi della delibera di Giunta regionale che puntava a far fronte ad una situazione insostenibile per l'agricoltura toscana, la sovrappopolazione di questa specie danneggia in modo irreparabile il nostro sistema agricolo senza che ci possa essere una soluzione adeguata". 

La sospensione decisa dal Tar della Toscana preoccupa anche i viticoltori alla vigilia della vendemmia, che ormai è alle porte. Per Francesco Colpizzi, presidente federazione vitivinicola di Confagricoltura Toscana, i danni arrecati dai caprioli interessano in particolar modo proprio il settore vitivinicolo. 

La Cia parla di decisione "priva di senso, dopo anni di appelli, di allarmi, di danni causati dalla fauna selvatica a tutta l'agricoltura toscana ed in particolare ai vigneti, che ogni giorno subiscono assalti da caprioli, selvatici ed ungulati. La Regione Toscana aveva allungato il periodo di caccia di selezione proprio per il numero sempre più elevato di caprioli nelle campagne toscane".

Duro l'attacco di Maurizio Marchetti capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale. "E’ interesse pubblico tutelare le colture, e in particolare quelle vitivinicole di pregio per le quali il territorio toscano e la sua economia si distinguono nel mondo - fa sapere il consigliere -.E lo diciamo da sempre, non come la sinistra che tenta ora di correre ai ripari con provvedimenti controversi dopo anni e anni di sottovalutazioni e mancate strategie di governo della fauna selvatica".

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