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Cronaca

Investimenti del broker russo: rinviati a giudizio con l’accusa di riciclaggio

Un broker è stato arrestato dopo aver truffato centinaia di investitori nel suo Paese. L'inchiesta della procura era partita da una storia di investimenti fatti in Italia

L'inchiesta era partita da una storia di riciclaggio internazionale che avrebbe portato un broker russo, Alexey Kalinichenko, 43 anni, per anni residente a Montecatini Terme (Pistoia) e ora in carcere nel suo paese, a fare una serie di investimenti in Italia. Tra questi anche l'acquisto di una villa a San Casciano (Firenze). Il pm Andrea Cusani aveva aperto un'inchiesta su una successiva compravendita della villa chiedendo poi il rinvio a giudizio di 3 persone per riciclaggio. Il gup Paola Belsito ha invece prosciolto, "perché il fatto non sussiste", l'imprenditore fiorentino Paolo Perugi, difeso dall'avvocato Andrea Vascellari, Tatiana Matsneva e Roberto Ballerini. Prosciolto anche Carmine D'Alleva, accusato di favoreggiamento nei confronti del broker russo. La villa, alla fine risultata di proprietà di Matsneva e non più di Kalinichenko, grazie all'intermediazione di Ballerini, era stata acquistata per 1,7 mln di euro da Perugi. Per la procura dietro questa compravendita si nascondeva un riciclaggio dei soldi intascati grazie a una truffa nel suo paese dal broker. Matsneva, difesa dall'avvocato Giovanni Flora, e Mirko Sterlino, 36 anni, di Montecatini, sono invece stati rinviati a giudizio, sempre con l'accusa di riciclaggio, nell'ambito dell'inchiesta che riguarda i soldi raccolti da Kalinichenko, circa 24 milioni di euro, grazie alla truffa che coinvolgerebbe centinaia di investitori nel suo Paese. Rinviato a giudizio, per favoreggiamento, anche Ballerini. (Ansa)

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