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Cronaca

Bretella Lastra a Signa–Prato: chiesta l’archiviazione per Gamberale

La Procura della Repubblica ha chiesto l'archiviazione per l'amministratore delegato Vito Gamberale nell'ambito dell'indagine sulla bretella "fantasma" Prato -Lastra a Signa

Bretella fantasma, da ieri anche ‘inchiesta fantasma’. Si perché la posizione di Vito Gamberale, numero uno del fondo per le infrastrutture F2i, coinvolto nelle indagini sul raccordo autostradale Prato-Lastra a Signa, sarebbe stata stralciata, almeno secondo i suoi legali Carlo Marchiolo e Antonio D'Avirro. All’epoca dei fatti si parlava di corruzione in relazione alla nomina dell'ex assessore regionale alle infrastrutture della Toscana, Riccardo Conti, dentro il cda del fondo F2I. Era questa la tesi ipotizzata dai pm Luca Turco e Giuseppina Mione.

In realtà, secondo quanto affermano i legali di Gamberale, è emerso che Conti fosse divenuto membro del cda in ‘quota’ alla banca Mps, anch’essa tra i soci del fondo. Negli ultimi tempi, Gamberale era stato sentito due volte dagli inquirenti. Una prima volta, rendendo dichiarazioni spontanee, una seconda, venendo interrogato: è in queste due sedi che, verosimilmente, l'ex manager di Autostrade spa avrebbe pienamente convinto i pm della sua estraneità alle presunte vicende di corruzione su cui sono in corso indagini. Inchiesta che dovrà scoprire quale il ‘destino’ toccato a 28,9 milioni di euro evaporati che, all’epoca dei fatti, la Regione Toscana assegnò alla compagine societaria impegnata nel project financing per il nuovo raccordo, che però non è mai stato realizzato.

 

 
 

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