Bischero! Storia di una parola fiorentina
La famiglia dei Bischeri era una delle più facoltose di tutta Firenze, di cui si ha notizie sin dal XIII secolo. I loro possedimenti erano collocati nella zona tra Piazza Duomo e via dell’Oriuolo, quell’incrocio che ancora oggi porta il loro nome.
Ai tempi in cui si decise di costruire la Cattedrale di Santa Maria del Fiore (1294 circa), i Bischeri erano proprietari di molte case nella zona dove la Repubblica Fiorentina aveva progettato l’edificazione del Duomo: il governo decise allora di offrire loro un’ingente somma di denaro per acquistarle tutte e liberare così l’area.
Si racconta che la famiglia rifiutò l’offerta, per tirare ancora sul prezzo; alla fine però il governo fiorentino, stanco delle loro eccessive richieste, decise di espropriare le case, per poi risarcire i Bischeri con ben pochi fiorini d’indennizzo.
Secondo un’altra popolare versione invece, un incendio distrusse completamente il quartiere, lasciando così i Bischeri, che non avevano voluto cedere all’esproprio, senza casa e senza il becco di un quattrino.
Da allora in Toscana il termine «bischero» indica una persona poco furba e tendente all’ingenuità.