Bimbi dimenticati in auto: arriva #salvabimbo, l’sms dall’asilo che salva la vita

Circa un mese fa una mamma di Arezzo lasciò sua figlia in auto. La donna era convinta di aver portato la piccola di 18 mesi all’asilo ed invece la bambina restò per tutto il giorno nella vettura, purtroppo non riuscì a sopravvivere. Succede più spesso di quanto si possa immaginare di lasciare i figli in auto convinti di averli già portati a scuola. Alcuni psicologi ritengono che sia una estrema conseguenza della moderna vita frenetica. 

La cooperativa sociale Gialla di Firenze lancia un’iniziativa per prevenire le tragiche morti dei piccoli dimenticati in auto dai genitori.
Si tratta di un sistema di sicurezza che, con un piccolo alert, può scongiurare eventi dolorosi. Infatti, in caso di assenza imprevista del bimbo verrà inviato un messaggio dagli asili Zenzero (ex Meyer, in via Buonvicini) e l’Isola che non c’è (Palazzo di Giustizia, viale Guidoni), entrambi gestiti da Gialla, ai cellulari di mamma e papà.

L’idea parte dagli ultimi, drammatici fatti di cronaca, in cui i protagonisti sono stati i genitori che hanno dimenticato i propri figli in auto. Un fenomeno di black out mentale chiamato amnesia dissociativa, spesso legato a ritmi di vita stressanti e difficilmente sostenibili. Una distrazione quasi sempre occasionale che non ha niente a che vedere con la trascuratezza o la mancanza di amore ma che nel corso degli anni ha fatto molte vittime, non soltanto tra i bambini, ma anche nelle famiglie distrutte dal dolore. Dal 1998 ad oggi infatti, si contano sette casi di bambini dimenticati, l’ultimo proprio qualche giorno fa, a Milano, per fortuna risolto positivamente grazie all'intervento tempestivo di un poliziotto che ha rotto il vetro dell'auto e salvato la bambina.