rotate-mobile
Cronaca Centro Storico / Piazza Duomo

Detenuti di Sollicciano alla messa, Betori: "Chi sbaglia non ha meno diglità"

I detenuti, alla messa in permesso premio, sono stati salutati dall'arcivescovo di Firenze: "La loro presenza sia auspicio per incrementare esperienze di compiuta umanità nel percorso di redenzione di chi ha sbagliato ma non per questo ha meno dignità"

Il primo dell’anno aveva letto una lettera dei detenuti di Sollicciano e aveva ammonito la politica: “Troppe promesse sono annegate nel nulla". Questa mattina, l’arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, ha voluto personalmente salutare un gruppo di detenuti del carcere fiorentino che ha partecipato alla messa nella Basilica di San Lorenzo. Il cardinale, che ha celebrato la funzione, si è augurato che la loro “presenza sia auspicio per incrementare esperienze di compiuta umanità nel percorso di redenzione di chi ha sbagliato ma non per questo ha meno dignità”.

Durante la funziona è stata eseguita la Messa in Si minore BWV 232 di Johann Sebastian Bach, con il Coro e i Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino. “Alla messa – ha ricordato una nota – ha partecipato un gruppo di detenuti della Casa Circondariale di Sollicciano, grazie a uno speciale permesso premio. Le due Letture che precedono il Vangelo sono state affidate a una personalità della cultura, Sergio Givone, e a uno dei detenuti”.

“Registriamo con soddisfazione – ha concluso l’arcivescovo di Firenze – come questo evento di fede e di arte si è arricchito di un ulteriore significato sociale, come sempre accade quando la fede è autentica e l’arte è vera”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Detenuti di Sollicciano alla messa, Betori: "Chi sbaglia non ha meno diglità"

FirenzeToday è in caricamento