Battaglia di Anghiari: il Comune affida le controanalisi all'Opificio

Quel ‘nero’ trovato sotto il Vasari sta facendo discutere e non poco. “E’ di Leonardo”, dice Maurizio Seracini, l’ingegnere a capo della ricerca della Battaglia di Anghiari, il non finito più famoso del grande artista di Vinci. Come mai tanta sicurezza? Il colore rinvenuto avrebbe le stesse caratteristiche chimiche del nero presente nella Gioconda. Non è fatto da poco. Questa, secondo l’equipe che da mesi sta lavorando su per i ponteggi del Salone dei Cinquecento, sarebbe la prova principale della presenza di Leonardo sotto il Vasari. Ma i risultati della ricerca non stanno convincendo tutti, anzi una buona parte della comunità artistico-scientifica diffida dalle conclusioni. Come mai? Le analisi sui campioni estratti dalle pareti del Salone sarebbero state effettuate in due laboratori privati, uno a Pontedera l’altro qui a Firenze. Per altro il centro fiorentino è di proprietà dello stesso Seracini. Ed è qui che sono scattate tutta una serie di perplessità, nazionali ed internazionali; tutti a chiedere le controanalisi da effettuarsi in un organo istituzionale terzo, ovvero l’Opificio delle Pietre Dure.

Tanto che, ancora oggi, il tema è approdato nuovamente in Consiglio comunale. E’ stato il consigliere Pdl, Mario Tenerani, a sollevare in aula la questione. La risposta è arrivata dall’assessore all’istruzione Rosa Maria di Giorgi: “le controanalisi sui reperti saranno affidate all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze” . Una notizia improvvisa, uno scenario chiamato a gran voce da più parti, ma su cui per adesso l’amministrazione aveva glissato “Al momento – ha sottolineato l’assessore – non è stato ancora affidato all’Opificio il materiale per le controanalisi, in quanto non vi era certezza della prosecuzione della ricerca, per cui si era richiesto il via libera del Ministero competente. Adesso che dal Ministero è arrivato il via libera per la prosecuzione della ricerca, il materiale prelevato ancora a disposizione sarà affidato in tempi rapidi all’Opificio per le necessarie controanalisi”.