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Cronaca Centro Storico / Piazza Santa Croce

Il "Pantheon" di Firenze

Vi riposano e vi hanno riposato molti illustri cittadini di Firenze e non solo. Michelangelo, Galileo, Ugo Foscolo e Giovanni Gentile sono solo alcuni dei personaggi che hanno la loro tomba in questa basilica fiorentina

La basilica di Santa Croce fu consacrata durante l'epifania del 1443 dal cardinale Bessarione, alla presenza di papa Eugenio IV. Il convento nacque praticamente in contemporanea alla basilica. Al nucleo iniziale si aggiunsero poi la sagrestia, il dormitorio, l'infermeria, la foresteria, il refettorio e la biblioteca.

La basilica situata nell'omonima piazza a Firenze, è una delle più grandi chiese officiate dai francescani e una delle massime realizzazioni del gotico in Italia. È nota come “Tempio dell'Itale glorie” per le numerose tombe dei sommi artisti, letterati e scienziati che ospita. La definizione risale ai “Dei Sepolcri” di Ugo Foscolo in un passo in cui l'autore definisce Firenze come appunto il tempio delle glorie d’Italia.

Nonostante sia una chiesa cattolica, vi sono tombe di persone non credenti, come lo stesso Foscolo. La prima personalità che vi venne sepolta fu Leonardo Bruni, mentre l'ultima Giovanni Gentile nel 1944. Nel dopoguerra vennero aggiunte delle targhe commemorative, come quella per Enrico Fermi, la cui tomba si trova negli Stati Uniti dove morì nel 1954. Santa Croce è uno dei simboli più prestigiosi di Firenze. Fu luogo d’incontro dei più grandi artisti, teologi, religiosi, letterati, umanisti e politici, che determinarono, nella buona e cattiva sorte, l'identità della città tardo-medievale e rinascimentale.

Al suo interno trovarono inoltre ospitalità celebri personaggi della storia della Chiesa come san Bonaventura, Pietro di Giovanni Olivi, sant'Antonio da Padova, san Bernardino da Siena, san Ludovico d'Angiò. Fu anche luogo d'accoglienza per pontefici come Sisto IV, Eugenio IV, Leone X, Clemente XIV.

Solo sul pavimento sono disseminate 276 lastre di marmo con rilievi e stemmi intarsiati e molti monumenti funebri si trovano sulle pareti tra gli altari vasariani (molte di uomini illustri), nonostante uno sfoltimento avvenuto all'inizio degli anni sessanta, che rimosse gran parte delle tombe aristocratiche ottocentesche, oggi sistemate in un corridoio sotto la loggetta del Chiostro Grande.

Sebbene la basilica fosse stata usata come luogo di sepoltura di molti personaggi illustri, al pari di molte altre chiese, è solo nell'Ottocento che diventò un vero e proprio pantheon di personaggi celebri legati all'arte, alla musica e alla letteratura.

Nel 1871 venne, con una affollata cerimonia pubblica, sepolto Ugo Foscolo, morto nel 1827 a Turnham Green e trasportato a Firenze secondo il suo desiderio di essere sepolto accanto ad altri grandi personaggi toscani come Michelangelo e Galileo.

Dopo questo episodio iniziarono ad arrivare altre salme di celebrità decedute anche molti anni prima, come Gioachino Rossini nel 1887, Leon Battista Alberti, Vittorio Alfieri, eccetera, per i quali i migliori scultori dell'epoca realizzarono i monumenti che ancora si allineano nella navata.

Anche per Dante fu realizzato un grande sepolcro, ma la città di Ravenna si rifiutò strenuamente di consegnare le spoglie del poeta morto in esilio.

Santa Croce arrivò ad ospitare quindicimila salme, con una grande mole di richieste da tutta Italia dopo che la sua fama di “custode delle Urne de' forti” si era diffusa.

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