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Barricate di Scandicci: il video dello storico Bianchi su eventi e contesto storico

Celebrazioni alla presenza del sindaco Fallani

Stamani celebrazione del 102esimo anniversario delle Barricate di Scandicci, con la deposizione di una corona d’alloro presso la lapide del Ponte 28 febbraio 1921, alla presenza del sindaco Sandro Fallani, della presidente del consiglio comunale Loretta Lazzeri, dell’assessora della regione Toscana Monia Monni, dell’assessora alla Cultura della Memoria del Comune di Scandicci Claudia Sereni, delle scuole dei tre istituti comprensivi scolastici cittadini, delle associazioni del Comitato permanente della Memoria.

Sempre dalla stessa mattina sui canali istituzionali del Comune di Scandicci è pubblicato in video l’intervento sul 102esimo Anniversario delle Barricate del professor Roberto Bianchi, docente di Storia contemporanea dell’Università degli Studi di Firenze, con una contestualizzazione storica degli eventi del febbraio 1921.

Sempre dello storico Roberto Bianchi sono le pagine del libro “Bocci Bocci – I tumulti annonari nella Toscana del 1919” lette dagli studenti delle scuole in occasione delle celebrazioni del 102 esimo Anniversario presso il Ponte 28 febbraio 1921.

L’anniversario delle Barricate è celebrato a Scandicci il 28 febbraio di ogni anno; nella stessa data del 1921, infatti, presso il ponte sulla Greve i cittadini eressero le Barricate, contro l’imminente attacco delle squadre fasciste che avevano assassinato il sindacalista Spartaco Lavagnini.

“Le Barricate furono un moto civile, un moto di unione trasversale di tutti i ceti e di tutte le culture popolari presenti nella Casellina e Torri del 1921 – ha detto il sindaco Sandro Fallani – per opporsi fisicamente alla barbarie e alle violenze, per resistere a chi voleva reimporre un’organizzazione della vita civile, associativa e sociale non più democratica. Era appena sorta la possibilità per milioni di persone e per tanti scandiccesi di poter iniziare a contare qualcosa e il 1921 segnò purtroppo l’inizio della vittoria della reazione. Ma su quelle basi nel 1943, e successivamente con le prime elezioni libere del dopoguerra, si è rifondata Scandicci, a partire da quella fiammella che non si è mai spenta neanche nel buio ventennio fascista. E’ grazie alle Barricate del 1921 se ancora noi ci ritroviamo in quei valori, nelle idee di quelle persone che sono diventate coscienza civile di un popolo intero”.

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