Furti ai bancomat tra Empoli e Firenze: braccata la banda della fiamma ossidrica

Conclusa stamani l’operazione Money Burning che ha portato all’arresto di otto persone accusate di aver costituito una banda dedita ai furti agli sportelli bancomat. Per i colpi la banda, tutti i componenti sono residenti a Napoli, usava una fiamma ossidrica. Associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio il reato contestato. 

Per gli investigatori la banda, composta da uomini di età compresa tra i 28 e i 56 anni, tutti già noti alle forze dell'ordine, ha messo a segno almeno tre colpi, due in provincia di Firenze, a Empoli il 31 gennaio 2012 e a Sovigliana, nel comune di Vinci, il 24 febbraio, e uno nel giugno del 2012 a Qualiano, nel Napoletano. Il bottino complessivo dei furti ai danni dei bancomat è stato quantificato in circa 100mila euro.

Sempre nello stesso periodo, i malviventi, controllati dagli investigatori con attività tecniche ed intercettazioni telefoniche, avrebbero tentato un colpo ai danni di una filiale della banca Mps a Firenze e uno in un ufficio postale di Santa Paolina (Avellino). Il modus operandi era sempre lo stesso. Il gruppo si muoveva con due o tre vetture, e i contatti erano tenuti con ricetrasmittenti per non correre il rischio di essere intercettati. Dopo aver effettuato dei sopralluoghi e aver scelto gli obiettivi, i malviventi colpivano di notte dopo aver messo fuori uso il sistema di allarme della filiale. Entravano nei locali della banca forzando una finestra sul retro, e una volta dentro aprivano la cassaforte del bancomat con l'aiuto di un flessibile. Dopo il colpo, salivano in auto e tornavano a Napoli. Le indagini sono scattate nel gennaio del 2012 dopo il primo furto messo a segno a Empoli. Le misure cautelari, disposte dal gip di Napoli, sono state eseguite oggi all'alba nel capoluogo campano dagli agenti del commissariato di Empoli e da quelli della squadra mobile di Firenze e di Napoli.