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Cronaca

Bancarotta fraudolenta: sequestrati due bar del centro storico

Gli esercizi commerciali sono stati affidati alla gestione di un amministratore giudiziario

Sequestrati il bar “Centrale” e “La Cattedrale” ubicati nei pressi della Stazione ferroviaria di Santa Maria Novella e in zona di piazza Duomo.  Le operazioni di polizia giudiziaria condotte dalla guardia di finanza rientrarno nell’ambito di un'indagine più articolata - iniziata nel 2014 - nei confronti di alcuni soggetti “vicini” ad un 62enne (S.S.) di origini campane, risultato essere il “regista” di una serie di fallimenti societari di esercizi commerciali operanti a Firenze nel settore dei bar/pasticcerie/tabaccherie.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Christine von Borries, hanno messo in luce che il principale soggetto indagato avrebbe posto in essere una serie di operazioni fraudolente (quali compravendite simulate, pagamenti fittizi ed interposizioni di soggetti risultati essere solo dei prestanome) finalizzate all’acquisizione di società i cui beni venivano successivamente distratti per finalità personali, sino a determinare il loro fallimento economico, mentre le residuali attività delle aziende venivano subito alienate, così da sottrarle alle possibili pretese creditorie ed erariali.

Per tali condotte di bancarotta fraudolenta, tale imprenditore nonché altri tre soggetti (A.P., A.T. e D.B.) – tra cui anche un commercialista - erano già stati colpiti, nel novembre 2015 e gennaio 2016, da misure restrittive personali nonché era stato già emesso un provvedimento di sequestro patrimoniale per un altro esercizio commerciale (il Bar Erg di Viale Etruria), definitivamente confiscato a seguito della condanna dei soggetti responsabili.

Il bar “Centrale”, posto sotto sequestro quest’oggi, costituisce l’ennesimo corpo del reato di questo sistematico susseguirsi di bancarotte che ha interessato il capoluogo fiorentino, in relazione al quale il gip, condividendo la ricostruzione del pm, ha quindi disposto la misura cautelare patrimoniale.

Diversa motivazione sta dietro al sequestro preventivo per equivalente del bar La Cattedrale, applicato in relazione alla condotta di impiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche, che sarebbe stato posto in essere dalla nuora del citato imprenditore. La donna, utilizzando cambiali di provenienza illecita, era in questo caso riuscita ad accaparrarsi una florida attività economica per un importo di oltre 300mila euro.

Anche in questo caso il giudice ha concordato con il quadro accusatorio dell'autorità giudiziaria inquirente disponendo la misura nei confronti del locale commerciale.

Entrambi gli esercizi sono stati affidati alla gestione di un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Firenze, che garantirà la regolare prosecuzione della sua gestione, anche allo scopo di salvaguardare il posto di lavoro del personale dipendente ivi impiegato.

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