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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Banca Etruria: Pierluigi Boschi 10 volte indagato

Dettagli emergono dall'indagine del Csm sull'incompatibilità del pm di Arezzo Rossi con l'incarico di consulente del governo

E’ stato indagato dieci volte dal 2008 ad oggi, quattro delle quali in inchieste condotte dall’attuale procuratore capo di Arezzo Roberto Rossi, lo stesso che sta conducendo l’indagine su Banca Etruria e che in tre casi ha archiviato l’indagine mentre in uno il fascicolo è ancora aperto ma su cui pende un’altra richiesta di archiviazione. Emergono particolari giudiziari scottanti sull'ex vice presidente di Banca Etruria, Pierluigi Boschi, padre del Ministro Maria Elena. Il quadro che emerge dalle carte che la procura generale di Firenze ha inviato al Csm, che deve decidere se c'è stata incompatibilità tra il ruolo di procuratore di Rossi e un incarico di consulenza per il governo svolto dal magistrato sino a dicembre dello scorso anno. 

La notizia è riportata dalla stampa di oggi, che svela come l'attenzione del Csm nel giudizio è tutta puntata sulle date dei procedimenti.  L'incarico di consulenza di Rossi è cominciato con il governo Letta e poi è stato più volte prorogato, fino ad arrivare al dicembre 2015. Nell'audizione del 28 dicembre scorso davanti ai consiglieri Rossi non solo aveva confermato di non aver alcun conflitto di interessi ma aveva anche aggiunto di non conoscere nessuno della famiglia Boschi. A smentirlo un’inchiesta di Antonio Rossitto su Panorama, in cui si raccontava che da sostituto Rossi aveva indagato su Pierluigi Boschi, chiedendone il proscioglimento per turbativa d’asta, riciclaggio ed estorsione in relazione a una compravendita immobiliare. A quel punto la Prima Commissione del Csm, che si stava avviando per l'archiviazione del fascicolo, ha riaperto il caso. La decisione su come chiudere il caso arriverà presumibilmente entro una settimana.

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