Bagno a Ripoli, violenza contro la madre 90enne: figlia in carcere 

Violenze costanti nei confronti dell'anziana madre. Brutalità per cui, nei giorni scorsi, i carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di una 63enne fiorentina, nubile, residente a Bagno a Ripoli, pensionata, accusata di aver commesso plurimi maltrattamenti nei confronti della madre 90enne.

Gli accertamenti dei carabinieri, svolti dagli uomini della stazione di Bagno a Ripoli, sono stati avviati a partire dal novembre 2016 a seguito di alcune segnalazioni dei vicini di casa dove le due donne convivono, i quali, preoccupati per le condizioni dell’anziana, hanno riferito ai militari di continui e ripetuti rumori ed urla che provenivano dall’abitazione a tutte le ore del giorno. I successivi accertamenti hanno permesso poi di far emergere il sospetto che la 63enne maltrattasse la madre, ipovedente e con difficoltà motorie, usandole abitualmente violenza fisica e psicologica.

Le indagini, poi supportate anche da riprese video eseguite nell’appartamento nel mese di maggio, hanno fatto scattare il fermo. E' stato appurato che la 63enne, infatti, in più occasioni aveva aggredito la madre senza alcun motivo. Colpendola con schiaffi, afferrandola violentemente per i capelli o per le braccia, e lanciandole contro oggetti. Oltre a legarle i piedi tra loro prima di coricarla al letto. In tutto questo non mancavano anche offese, insulti e rimproveri (“scema, cretina, imbecille, grulla”).

Gli elementi raccolti dai carabinieri hanno consentito alla procura di richiedere ed ottenere dal gip la misura cautelare a carico della donna. La 63enne, all’esito dell’interrogatorio di garanzia, avvenuto nella giornata di ieri, considerato il quadro accusatorio, è rimasta in carcere. La 90enne è stata affidata alle cure di un’altra figlia, ignara di tutto, al fine riacquistare la necessaria serenità.