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Cronaca Bagno a Ripoli

Bagno a Ripoli, terre di scavo nella valle dell'Isone: "Ambiente sconvolto"

Un comitato si oppone al piano di Autostrade di "riempire la valle" con 1,5 milioni di terre di scavo

No alle terre di scavo nella valle dell'Isone, nel comune di Bagno a Ripoli. Il comitato 'L'autostrada che vogliamo' si oppone alla volontà di Autostrade Spa di costruire una grande terrapieno proprio nella valle del torrente, che sarebbe “riempita” con oltre 1,5 milioni di metri cubi di terre di scavo.

Questa prospettiva rientrerebbe nel progetto per la realizzazione della terza corsia dell'autostrada A1 nel tratto tra Firenze Sud e Incisa, nel comune di Bagno a Ripoli.

Sulla questione nei giorni scorsi ha effettuato un'interrogazione parlamentare alla Camera il geologo e deputato Samuele Segoni (Alternativa Libera), preparata assieme al comitato e alla consigliera comunale di Bagno Sonia Redini (Cittadinanza Attiva).

“Il piano di riutilizzo delle terre da scavo è pazzesco - spiega Segoni  -, verranno completamente seppelliti 24 ettari di vallata dell'Isone, sconvolgendo l’assetto idrogeologico e l’ecosistema ricco di specie animali e di sorgenti naturali”. Il ministero ha però risposto che è “tutto regolare”.

“L’alterazione degli equilibri naturali dei fiumi, la cementificazione degli alvei, il disboscamento e l’impermeabilizzazione del suolo sconvolgono l’assetto di un territorio, determinando l'aumento del rischio idrogeologico”, commenta Redini, che promette battaglia assieme al comitato.

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