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Cronaca

Internet, si punta all’azzeramento del digital divide in Toscana

La conferenza dei servizi potrà chiudersi entro fine maggio-inizi giugno in modo da avere la firma dell'accordo di programma entro metà giugno

Demolire a tappe forzate il digital divide in Toscana. Questo il tema al centro dell’incontro convocato, tra Regione e  90 comuni e 10 province, in vista della conferenza dei servizi. Obbiettivo? Installare la banda larga dove ancora non c’è, così da abbattere il divario digitale arrivando fino al 99,7 percento di copertura. Grazie all'incontro, i Comuni potranno dare il proprio consenso al piano che porterà avanti Telecom, vincitrice del bando promosso da Regione e Ministero per lo sviluppo economico, semplicemente dicendosi disponibili ad aderire al percorso proposto dalla Regione. 
 
La conferenza dei servizi, aperta da oggi, potrà quindi chiudersi entro fine maggio-inizi giugno, in modo da avere la firma dell'accordo di programma (che avrà valore di autorizzazione) entro metà giugno circa e permettere a Telecom di iniziare subito i lavori per terminarli a fine ottobre. E' una tabella di marcia serrata, che ieri mattina ha preso il via.
 
E' un esperimento difficile, ha sottolineato l'assessore alla presidenza e ai sistemi informativi, ma è quello che potrà consentire di realizzare questo ultimo intervento sulla banda larga per abbattere il digital divide fino al 99,7, e prima di intraprendere gli interventi della banda ultra larga che saranno rivolti principalmente alle zone industriali, entro il 31 ottobre.
 
L'auspicio della Regione è che tutti gli enti che aderiscono alla modalità della conferenza dei servizi, rilascino i loro pareri velocemente. Fin dai prossimi giorni su Open Toscana (https://open.toscana.it/) sarà possibile per i cittadini seguire l'iter dell'accordo, sapere chi ha dato i pareri, dove sono previsti i lavori e l'effettiva realizzazione degli stessi.
 
Il bando, emesso dal Mise attraverso Infratel Italia, la società pubblica del Gruppo Invitalia incaricata di attuare il "Piano Nazionale Banda Larga Italia" approvato dalla Commissione europea, prevede un investimento complessivo di 33,8 milioni di euro. La metà è a carico del pubblico: 17,3 milioni (7,4 della Regione), il resto (16,5 milioni) è finanziato da Telecom Italia.

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