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Torna a Firenze l’appuntamento con il World Speech Day, la giornata mondiale del discorso, per celebrare la forza della parola, per raccontare storie ed esperienze diverse, denunciare episodi e testimonianze di discriminazione, ma anche esperienze e segnali di inclusione sul territorio e nelle diverse comunità. Appuntamento quanto mai attuale vista anche l’aggressione dei giorni scorsi in pieno centro, con una coppia insultata e picchiata per un bacio in strada

“Questa giornata serve a festeggiare le diversità, in un momento come questo in cui le discriminazioni sono sempre più profonde e feroci, anche a Firenze”,  ha affermato Daniele Ciarchi, ambasciatore del World Speech Day sul territorio Europeo e del Medio Oriente per la sezione Lgbtqia+:

Sara Di Giacomo, presidente di Azione Gay Lesbica ha invece ricordato che “l’Italia ha solo il 25% dei diritti riconosciuti per la comunità Lgbtqia+. In questo periodo c’è stata una restrizione, un peggioramento della situazione perché c’è un Governo che fa continui attacchi, in particolare contro le famiglie omotransgenitoriali e le persone trans”. 

“In questo governo c’è un ministero si chiama ‘della famiglia’, soltanto una, unica e naturale, composta da una mamma e un papà. Noi vogliamo, invece, raccontare che ci sono diversi tipi di famiglie, nessuna più giusta dell’altra”, ha evidenziato nel suo intervento Cristiano Fico, referente delle Famiglie Arcobaleno della Toscana, mentre l’avvocato Matteo Mammini, responsabile della Rete Lenford per la Toscana ha sottolineato che “si rivolgono a noi persone che cercano un aiuto per il proprio percorso di affermazione di genere, anche per ostracismo familiare, per il crimine d’odio e molto spesso un sostegno alle famiglie omogenitoriali”.