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Cronaca

Avvistati gli alieni in Arno, aperta la caccia agli intrusi

Caccia alla fauna aliena nel fiume Arno: predisposto un piano di recupero dei predatori. Seppur non siano pericolosi si procede "armati" di elettrostorditore e reti

Gli “alieni” stanno guizzando tra le acque fiorentine, distruggendo le specie ittiche e con possibili ripercussioni sull’equilibrio ecologico. Si deve fare qualcosa. Parte dalle istituzioni la caccia agli intrusi dell’Arno. Gli alieni hanno branchie e squame, di solito appartenenti alla famiglia dei siluri e dei pesci gatto punteggiati. Ci si arma con elettrostorditori e reti a tramaglio.

La Provincia di Firenze corre ai ripari dopo un’indagine condotta, con l’aiuto di Arci Pesca e Museo di Storia Naturale, che dimostra come l’86% della biomassa ittica del fiume sia rappresentata dal predatore razza siluro. Lo spopolamento forzoso si pone come necessario per riassettare il bilanciamento della fauna.  Gli animali prelevati sono tenuti in vita in acqua per il tempo necessario al completamento della sessione di cattura, al termine della quale vengono liberati in un apposito bacino di stoccaggio, isolato dalle acque pubbliche.

Alcuni esemplari saranno sottoposti all’analisi macroscopica anatomo-patologica, microscopica, batteriologica e virologica presso i laboratori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, al fine di monitorare lo stato di salute del popolamento ittico del fiume fiorentino.
 

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