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Cronaca

Auto di lusso con assegni falsi. Recuperate vetture per 300mila euro

La polizia giudiziaria della Stradale ha sgomina una banda che acquistava auto di lusso con assegni falsi. Durante l'operazione la polizia ha recuperato vetture per 300mila euro

Compravano macchine di lusso con assegni circolari falsi e le spedivano all'estero. In questo modo cinque persone, tutte residenti in provincia di Bergamo, avrebbero messo a segno decine di truffe, tentandone molte altre,  ai danni di venditori d'automobili. A sgominare l’organizzazione, recuperando vetture per un valore di oltre 300mila euro, è stata la squadra di polizia giudiziaria della Stradale nell’ambito di un’inchiesta partita proprio dopo un colpo messo a segno nel capoluogo toscano.

Gli indagati, ritenuti responsabili di una serie di reati che vanno dall’associazione a delinquere, alla truffa, alla ricettazione e al falso avevano il loro quartier generale a Romano di Lombardia, nella Bassa Bergamasca, ma operavano in tutto il Nord e Centro Italia. A capo del gruppo c'era una donna di 33 anni, affiancata dal marito  37enne. Mentre per il ritiro dei mezzi e la consegna degli assegni fasulli agivano altri tre uomini, di 50, 52 e 47 anni. La banda contattava, sotto falso nome, i venditori di auto di lusso come Bmw, Audi, Mercedes e Porsche, concordando la consegna nelle vicinanze di stazioni ferroviarie della bergamasca. Le auto venivano poi trasferite in un garage della zona e, da lì, inviate all'estero mediante corrieri. Nei confronti dei due coniugi, al momento il Tribunale di Bergamo ha deciso l’obbligo di dimora.
 

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