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Cronaca

Rifiuti, aumenta la Tia del 20% per i cittadini di Firenze

Il Comune di Firenze ha deciso di rimodulare la tassa sui rifiuti a carico delle famiglie. La ripartizione tra utenze domestiche e non domestiche passerà dal 30%-70% del 2011 al 35%-65%

Arriva una stangata per i cittadini del comune di Firenze. La tariffa di igiene ambientale (Tia) aumenterà del 20%. L’aumento si sarebbe reso necessario per due motivi: da un lato per l’alleggerimento della Tia sulle imprese dall’altro per l’effetto domino dovuto all’aumento della tassa provinciale sui rifiuti, deciso dalla Provincia, in quanto Firenze non è riuscita a raggiungere il 45% di raccolta differenziata.

Intanto le letterine per il pagamento sono in parte già state recapitate nelle case dei cittadini, tramite avvisi di pagamento emessi direttamente dal Comune di Firenze. Sarà Quadrifoglio il soggetto incaricato per la riscossione della tariffa. Questo anticipando l’arrivo della ‘Tares’, il nuovo Tributo per il servizio di gestione dei rifiuti che sarà applicato a decorrere dall’anno 2013.

“Sugli importi contenuti nell’avviso di pagamento – ha spiegato l’assessore al bilancio Petretto – non viene applicata l’Iva perché tale entrata ha natura tributaria. Però, il Comune di Firenze ha l’obbligo, per legge, di richiedere ai cittadini le somme necessarie alla copertura integrale del costo del servizio. Tale costo, che prima Quadrifoglio fatturava con iva ai cittadini, ora lo fattura con iva al Comune. Pertanto, la Tia 2012 contenuta negli avvisi di pagamento, incorpora questa ulteriore componente del costo del servizio, che equivale al 10%”.

L’amministrazione ha anche deciso di aggiornare la partizione percentuale della Tia, tra utenze domestiche e non. La rimodulazione vedrà il passaggio dal 30 al 35% della a carico dei privati, e scenderà per le aziende dal 70 al 65%. Questo, secondo quanto riportato dal Pd in Consiglio comunale, con lo scopo di non penalizzare troppo le attività commerciali.

Tutti contenti? Manco per sogno. Sindacati e associazioni dei consumatori criticano la scelta dell’amministrazione capeggiata dal sindaco Renzi. “Nel giustificare gli aumenti di tasse e tariffe tutti sembrano avere le loro buone ragioni -  chiosa Giovanni Ronchi, segretario generale aggiunto della Cisl di Firenze - ma il risultato finale è che i cittadini, lavoratori, pensionati, famiglie, sono chiamati a pagare il conto”.

Se il sindacato disapprova in modo pacato, la Federconsumatori Regionale Toscana mette i puntini sulle "i". “Contrapporre - si legge in una nota - ad un aumento medio così rilevante il fatto di aver contenuto l’aumento dell’Irpef comunale non è una giustificazione, ma una beffa, poiché la tariffa - come dovrebbe essere noto anche al nostro sindaco - prescinde dal reddito e quel pensionato o cassintegrato che ha un basso reddito trae assai meno vantaggio dal contenimento dell’Irpef che non dall’aumento della tariffa che è legata ai metri quadri ed al nucleo familiare, che non cambiano in ragione della crisi. C’è poi un’annotazione, che ormai diventa testimonianza: in queste materie sono previste anche procedure legislative che vincolano al confronto con le rappresentanze sociali e le Associazioni dei Consumatori. Ma il Comune si è limitato ad una, parziale, comunicazione sul fatto già deciso”.

 

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