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Attivato il Codice Rosso

Atti persecutori e revenge porn, denunciato un fiorentino

Nei confronti di una donna italiana, residente in Germania 

Revenge Porn e atti persecutori. Sono i motivi che hanno indotto la polizia di stato a denunciare in stato di libertà un fiorentino, che li avrebbe compiuti ai danni di una donna italiana residente in Germania. 

Le indagini

Le indagini sono iniziate a seguito di una telefonata alla polizia postale di Firenze da parte della donna che, in evidente stato di agitazione, ha raccontato di essere vittima di atti persecutori da parte di un conoscente, residente a Firenze, col quale, l’anno precedente, aveva intrattenuto una relazione sentimentale. L'uomo, che non avrebbe mai accettato la fine della relazione, avrebbe anche inviato al marito della donna, via mail, foto e un video sessualmente esplicito prodotti nei loro incontri. 

Le minacce

Oltre a mandare le immagini al marito, l'uomo avrebbe minacciato di inviarle anche ai figli e di raggiungerla all'estero, conoscendone l'indirizzo di residenza. Il suo obiettivo era che lei lasciasse il marito e lo raggiungesse a Firenze per una futura convivenza. Di conseguenza, la donna perseguitata si era rivolta alla polizia tedesca che le avrebbe però spiegato di non poter intervenire celermente visto che l'uomo si trovava in Italia.

Attivato il Codice Rosso

Rivolgendosi di conseguenza al consolato italiano, la donna ha potuto sporgere querela e attivare il Codice Rosso, procedura attivabile in questi casi. Gli accertamenti sono stati immediati con l'indagato identificato nell'arco di poche ore. Nelle successive perquisizioni, avrebbero permesso di trovare le immagini inviate al marito della vittima, nonché chat ed email indicate nella querela, con conseguente sequestro di tutti i dispositivi informatici, delle utenze telefoniche e degli account in uso all’indagato. L'autorità giudiziaria si dovrà ora pronunciare in merito. 

I numeri da chiamare

Per evitare pericolose escalation, è necessario che chiunque sia vittima di situazioni analoghe si rivolga subito alle forze dell’ordine ed ai Centri Antiviolenza, chiamando anche il numero nazionale Antiviolenza Donna 1522, attivo 24 ore su 24. La Polizia postale raccomanda di non condividere mai contenuti sessualmente espliciti, utilizzando piattaforme social, sistemi di messaggistica o direct message,  per tutelare la propria sfera intima che rischia di essere irrimediabilmente compromessa dalla possibile diffusione in rete non autorizzata.

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