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Cronaca

Attentato a Scandicci, Publiacqua: "Toscana non è terra di camorra"

D'Angelis: "L'attentato incendiario non ha rallentato i lavori. Nessuna sanzione europea per Firenze. Il collettore fognario sarà ultimato in tempo". Dal 2014 l'Arno pulito e balneabile

“Ilavori per il grande progetto di risanamento dell’Arno proseguono secondo i tempi stabiliti”. E’ la convinta rassicurazione del Presidente di Publiacqua, Erasmo D’Angelis, a seguito del raid incendiario che, nella notte fra il 15 e il 16 maggio scorso, ha danneggiato le strutture di due ditte in Via delle Chese a Scandicci. Quattro roghi, accesi quasi contemporaneamente, che hanno dato alle fiamme i container adibiti a uffici di C.G, impresa casertana impegnata nei lavori per il Parco della Musica, e parte del cantiere di Publiacqua dove è in corso la costruzione del Progetto ERSA (Emissario Riva Sinistra dell’Arno), il grande collettore fognario che depurerà l’area metropolitana fiorentina. Un incendio doloso che si presume possa avere un’impronta mafiosa. Ma il Presidente di Publiacqua smentisce fermamente: “la Toscana non è terra di camorra, di pizzo o di avvertimenti”.

Della stessa opinione anche Gaia Checcucci, Segretario Generale dell’Autorità al Bacino dell’Arno, e Simona Bonafè, Assessore all’Ambiente del comune di Scandicci. Un coro che sconfessa ogni infiltrazione mafiosa nell’avanzamento dei lavori che, afferma il Presidente D’Angelis, “procedono speditamente, in linea con la tabella di marcia. Di sicuro – prosegue D’Angelis – l’attentato incendiario non ha provocato nessun rallentamento”. La fine dei lavori è prevista per il 2014, termine ultimo per evitare le pesantissime sanzioni dell’Unione Europea, fino a 700 000 € al giorno,
che si abbatteranno, a partire dal 1 Gennaio 2015, sui comuni che non si adegueranno alla normativa comunitaria. Ma tutto sembra avanzare secondo i piani, al momento sono state realizzate opere accessorie e posizionati 250 metri di collettore sui 7 Km previsti. Si tratta di un’opera strategica, determinante per il territorio toscano e per il fiume Arno che sarà completamente disinquinato. Il collettore permetterà, infatti, la depurazione di acque
reflue di una parte di Firenze e Bagno a Ripoli, cioè gli scarichi di 140 000 cittadini che al momento vanno ad inquinare l’Arno. Un’opera dal costo di oltre 70 milioni di Euro che depurerà completamente il fiume, al punto che il Presidente D’Angelis ironizza “dal 2014 tutti a fare il bagno in Arno”. Publiacqua rassicura: il costo dell’opera inciderà per circa 0,50 € l’anno per famiglia. Una cifra irrisoria in confronto alla soddisfazione di vedere un
Arno pulito. E forse balneabile.

 

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