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Cronaca

Attentato all’arcivescovo Betori: ricostruito come un film

Gli investigatori alla presenza dei due clericali torneranno nei luoghi dell'aggressione per ricostruire l'attentato del 4 novembre scorso. Come se dovessero girare un film

Non sono bastati gli identikit, il numero verde e il copioso dispiegamento di forze per trovare l’attentatore che il quattro novembre scorso sparò dentro la sede arcivescovile a don Paolo Brogi, segretario di monsignor Giuseppe Betori. Ora i due clericali ricostruiranno assieme agli investigatori l’intero accaduto. Passo passo, per ripercorrere la cronistoria di quei momenti. In pratica, sarà come se si dovesse girare un 'film' dell'aggressione, in modo da poterne controllare modalità e tempi. I due religiosi hanno spiegato che quella sera un uomo entrò nell'androne della curia fiorentina subito dopo l'ingresso dell'auto su cui viaggiavano. Poi sparò, ferendolo, a don Brogi che, sceso, gli si stava avvicinando e, prima di fuggire, minacciò il vescovo, puntandogli la pistola alla testa. La procura di Firenze e la squadra mobile confidano anche nella possibilità che qualche testimone possa aggiungere nuovi dettagli alla ricostruzione dell'agguato. "E' un'indagine difficilissima su un fatto molto grave - ha detto il procuratore Giuseppe Quattrocchi - Ci possono essere persone, anche semplici passanti, che quella sera hanno notato qualche particolare che a loro può sembrare di poca importanza e che invece per noi può essere utilissimo".

VESCOVI CET - Nessun gesto intimidatorio potrà mai condizionare il loro ministero o farli desistere da sentimenti di fiducia e di benevolenza nei confronti di qualsiasi persona". E' quanto si legge in una nota della Conferenza episcopale toscana dopo l'agguato del 4 novembre scorso all'arcivescovo di Firenze monsignor Giuseppe Betori e al suo segretario, ferito da un colpo di pistola, don Paolo Brogi. Un riferimento, quello dei vescovi toscani, espresso con "serena e pacata fermezza". La Cet, esprimendo anche "costernazione e preoccupazione" per quanto successo, si è stretta attorno a monsignor Betori augurando pronta guarigione a don Paolo.
 

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