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Cronaca Centro Storico

Da domani sarà “Green City” ma per i ciclisti la strada è sempre in salita

Le associazioni delle due ruote ribadiscono la mancanza di direttrici in periferia e la mancanza di un piano di intervento e aree di sosta per le due ruote. Il modello da seguire è Amsterdam

Da domani Firenze si sveglierà con un centro storico pedonale. Una vera e propria rivoluzione che, come afferma il Sindaco Matteo Renzi, farà di Firenze un “Green City” a misura di pedone e di ciclista. “Dal 24 Giugno – aveva spiegato il Sindaco - si potrà girare senza problemi nel centro storico fiorentino solo con i piedi o con la bici”. Un chiaro incoraggiamento al mezzo a pedali non inquinante, economico e veloce. Ma per fare di Firenze una città a misura di bicicletta la strada è tutta da percorrere. Lo afferma con convinzione la storica Onlus, Firenze Città Ciclabile, che da oltre dieci anni elabora progetti e attività di sensibilizzazione per promuovere la mobilità ciclistica. “Ok con la pedonalizzazione – afferma Carla Lucatti Presidente dell’associazione – ma se in periferia il ciclista rischia nel traffico di macchine e motorini, come si può raggiungere il centro pedonale?”. Firenze Città Ciclabile fa notare la mancanza di direttrici per le bici nelle zone lontane dal centro fiorentino. “Ci sono solo piste ciclabili brevi, mancano percorsi completi” spiega la Lucatti.

Un progetto con direttrici ciclabili estese in tutta la città è stato elaborato dall’associazione e presentato all’amministrazione comunale ben 14 anni fa. Ma mai realizzato. “Lo abbiamo presentato anche a questa amministrazione – continua la Lucatti – mi fa piacere vedere il sindaco in bicicletta in centro ma lo inviterei a provare a pedalare in periferia”. In una città dove le macchine e i motorini sono dieci volte di più rispetto alle biciclette (200 mila motorini, 200 mila macchine e 30 mila biciclette secondo i dati dell’associazione) mancano anche gli spazi di sosta per il mezzo a pedali spesso insufficienti o affollati da rottami. L’associazione è d’accordo con la pulizia delle rastrelliere ma contesta la mancanza di preavviso sufficiente da parte dei Vigili Urbani, così molti ciclisti si vedono rimuovere il mezzo dagli appositi spazi di sosta.

Per avere un’idea impattante del numero delle due ruote a Firenze, basta recarsi ogni ultimo giovedì del mese in Piazza Santissima Annunziata dove migliaia di ciclisti percorrono le strade fiorentine. Sono i protagonisti del movimento spontaneo “Critical Mass” che ogni mese ribadisce l’importanza del rispetto del ciclista e la genuinità della bicicletta.
Il tema bicletta è stato trattato recentemente a Palazzo Vecchio dove martedì scorso la giunta ha approvato l’atto di indirizzo del bike sharing, il sistema di noleggio attivo in diverse città europee che permette di utilizzare le biciclette attraverso abbonamenti mensili, settimanali e giornalieri. Un progetto virtuoso che per il consigliere Giovanni Fittante (Idv) doveva essere attivato con l’inizio del piano di pedonalizzazione perché “la bicicletta dovrebbe essere la prima risorsa per Firenze”. Della stessa opinione anche Carla Luccatti che auspica “Firenze come Amsterdam”. In effetti, data la conformazione pianeggiante la città potrebbe diventare a misura di bicicletta. Ma è necessario investire in interventi sulle strade e preferire i pedali alla benzina.

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