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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Rifredi

Asilo nido, Firenze per Natale al freddo e al gelo

L'asilo nido riscaldato con le stufette elettriche ha ridotto l'orario e posticipato le festività a gennaio. I genitori pagano la retta e chiedono a Palazzo Vecchio di non essere lasciati soli

Il presidente del consiglio dei genitori del Nido Brucaliffo scrive al sindaco di Firenze Dario Nardella per richiedere il sostegno dell'amministrazione cittadina davanti ad una serie di disagi riscontrati all'interno della struttura che ospita i bambini presso la ex Manifattura Tabacchi. "La festa prevista per il Natale - scrive il rappresentante dei genitori, Christian L. Chambery - è slittata a dopo la Befana".

Chambery annota e presenta a Palazzo Vecchio un quadro dettagliato sullo stato in cui versa la struttura interna alla Manifattura Tabacchi che, insieme allo spazio gioco Bianconiglio, ospita quasi 100 bambini sotto i 3 anni e 20 tra educatori e operatori.

"Con l’arrivo della stagione invernale - si legge - ci siamo resi conto che il sistema di riscaldamento funziona ben poco, la caldaia è spenta da una settimana perché ad ogni intervento per sostituirne un pezzo ecco che se ne rompe subito un altro, tanto che alla fine l'orario del servizio del nido è stato ridotto. Non parliamo poi della necessità di riscaldare l’ambiente con stufette di fortuna e ad alto consumo energetico, causa continua dell’interruzione di corrente elettrica. I bambini restano per ore senza acqua calda con tutti i disagi che si possono facilmente immaginare".

La struttura è dotata anche di un giardino. "L’area verde potrebbe funzionare sia da spazio ricreativo durante i mesi più caldi che come ambiente dove i genitori possono seguire l’inserimento dei propri bimbi. Il giardino però è stato chiuso e dichiarato inagibile per mesi perché nessuno ha provveduto alla potatura degli alberi ed è recintato lungo tutto il perimetro degli edifici perché i cornicioni sovrastanti sono stati dichiarati pericolanti".

Di chi è l'asilo? "Consapevole della complessa situazione proprietaria che pende sull’immobile, per metà statale e per metà di società da tempo in liquidazione, non posso trattenermi però dal rivendicare per i nostri figli gli stessi diritti di chi frequenta altri asili comunali. La retta, in fin dei conti è la stessa per tutti. Non dimentichiamo che anche al personale poi deve essere garantito un ambiente di lavoro adeguato alla mansione svolta" scrive ancora il dottor Chambery.

Le proposte con l'aiuto di sostenitori privati: "In rappresentanza dei genitori ho chiesto al dirigente della struttura di mettermi in contatto con i referenti della proprietà così da avviare un dialogo che vuole essere assolutamente costruttivo al fine di risolvere i disagi elencati. Ci rendiamo disponibili fin da subito a collaborare nella ricerca di preventivi, verificandone il maggior risparmio possibile per la sostituzione delle caldaie e la controsoffittatura per la diminuzione dei volumi da riscaldare. A questo scopo siamo pronti a coinvolgere anche sponsor privati, ad esempio legati al mondo della Moda che com’è noto ha usato di recente la struttura per sfilate ed eventi".

"Vorremmo che il Comune fosse al nostro fianco per trovare una soluzione ai problemi che riguardano i piccoli rappresentanti del nostro futuro nell’unico asilo di questa lingua di Quartiere 1" conclude infine la lettera.

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