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La sentenza / Novoli

In casa quasi cinque chili di droga: condannato a due anni di carcere e multa di sei mila euro

Il giovane era scappato all’alt della Municipale a bordo di uno scooter senza assicurazione Scappò all’alt della Municipale a bordo di uno scooter senza assicurazione 

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Fuggì all’alt della polizia municipale ma venne comunque bloccato e trovato in possesso  di droga, sia a bordo dello scooter che in casa. Per il giovane, 23enne di origine sudamericana, è arrivata la condanna nel processo di primo grado: due anni di carcere e 6mila euro di multa. 

La vicenda risale a inizio gennaio, quando una pattuglia del Reparto Rifredi in servizio in via di Novoli viene insospettita da un giovane in transito su uno scooter con il casco slacciato. Da un rapido controllo sulla targa emerge che il veicolo era senza assicurazione. Incurante dell’alt degli agenti, il conducente accelerò facendo lo slalom tra i veicoli e finendo anche sui binari della tramvia. Una volta affiancato dalla pattuglia, sterzò urtando con lo scooter la fiancata destra dell’auto, finì a terra e provò a fuggire, senza successo.  Controllando il mezzo gli agenti si resero conto il motivo di una fuga così spericolata: diverse dosi di hashish e pasticche di droga sintetica rinvenute nel vano sottosella e durante la perquisizione del giovane.

Risaliti al domicilio del giovane (un garage in un comune dell’hinterland), dopo aver informato il pubblico ministero di turno, gli agenti organizzarono la perquisizione domiciliare, visto che il giovane aveva precedenti specifici. Nelle due stanze del seminterrato occupato dal giovane trovarono panetti di hashish, diverse centinaia di pasticche di Mdma e anche due sacchetti di marijuana per un totale di oltre 4,5 chilogrammi. Arresto convalidato la mattina successiva e, in attesa del processo, con la disposizione degli arresti domiciliari con divieto di comunicare con l’esterno. I controlli vengono affidati agli agenti del Reparto di Rifredi che, qualche giorno dopo, scoprirono che il 23enne aveva aperto due nuovi profili social contravvenendo al divieto imposto dal giudice.

Da qui l’informativa dettagliata al pm competente che fa richiesta al giudice per un aggravamento delle misure cautelari.  Richiesta accolta e trasferimento in carcere fino al processo che si è tenuto nei giorni scorsi con la sentenza di primo grado di condanna a due anni di carcere con il pagamento di 6.000 euro di multa oltre alle spese di mantenimento in carcere e alla distruzione delle sostanze stupefacenti. “Una bella operazione di sicurezza portata a termine dalla nostra polizia municipale. Un esempio di come la presenza in ogni quartiere e il lavoro quotidiano che viene svolto dai nostri agenti sia davvero prezioso per garantire la sicurezza urbana nella nostra città”, rivendica l’assessora alla sicurezza Benedetta Albanese che ha anche ringraziato gli agenti intervenuti. (mf-sp)

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