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Cronaca

Arrestato ristoratore per usura, interessi fino all'876%

Un ristoratore di 62anni è stato arrestato dalla Guardia di Finanza per il reato di usura. Imprenditori e commercianti si facevano prestare denaro ma i tassi d'interesse partivano dal 44% fino ad arrivare all'876%

Le Fiamme Gialle hanno arrestato per il reato di usura un ristoratore fiorentino, I. F. 62enne residente a Fiesole. Sei le ipotesi di usura prese in considerazione in ordine a rapporti intercorsi con: un ex imprenditore, due commercianti di oggetti preziosi, un agente immobiliare, un commerciante d’arte ed un ristoratore.
 Le tipologie di prestito riscontrate erano diverse a seconda delle esigenze delle “vittime”; da  poche  centinaia di euro da restituire in pochi giorni a prestiti più consistenti  con diverse centinaia di migliaia di euro da restituire in alcuni mesi da imprenditori o commercianti in più gravi difficoltà economiche.
L’arrestato, con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e favoreggiamento personale traeva dalla sua impresa parte della liquidità necessaria per i rapporti usurai. A garanzia del prestito erano consegnati assegni post datati  messi all’incasso tramite persone compiacenti oppure girati ad altre persone che ne avevano bisogno. Ogni volta che era richiesta una proroga del prestito, l’usuraio stabiliva un nuovo piano di ammortamento con rate sempre più alte. I tassi di interesse riscontrati vanno dal 44 % all’876%. Per un prestito iniziale di € 21.500 l’usuraio aveva richiesto il pagamento, entro pochi mesi, di € 25.000 ed € 1.800 in contanti alla scadenza del termine, non avendo l’usurato estinto il suo debito.


In alcuni casi gli usurati erano costretti a garantire il prestito con contratti preliminari di vendita di immobili oppure con polizze di pegno su gioielli di valore (in alcuni casi anche per un valore doppio rispetto a quanto dovuto). In un episodio un imprenditore che all’inizio del 2000 aveva chiesto un prestito di  200 milioni di lire (con un tasso di interessi del 120%), tra dilazioni e ricalcolo degli interessi (sugli interessi), a metà del 2010 aveva consegnato nelle mani dell’usuraio oltre 300mila euro e due appartamenti, risultando ancora debitore della somma di € 80.000. In un altro caso a fronte di un prestito di 95.000 euro, da restituire dopo un mese, sarebbero stati pattuiti interressi pari a 20.000 euro, garantiti da un contratto preliminare su un immobile di via Romana. Nei confronti di soggetti che erano restii a pagare o che non erano puntuali nel consegnare il denaro scattavano subito le intimidazioni. Nei confronti del soggetto sono in corso ulteriori accertamenti al fine di accertare quanto del suo patrimonio immobiliare e mobiliare provengano dall’illecita attività.  I. F.  portato nel carcere di Firenze-Sollicciano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 

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