San Salvi: gli archivi dell'ex ospedale psichiatrico abbandonati e aperti
Dentro una piccola stanza, racconta Toc Toc Firenze, ci sono schede dei pazienti con tanto di foto, diagnosi e trattamento. I diari dei medici dove annotavano cosa dare e cosa fare. Il problema che la stanza è abbandonata e aperta
A San Salvi, l’ex-ospedale psichiatrico chiuso nel 1978 grazie alla legge Basaglia, c’è una piccola stanza: soffitti alti, grandi finestre e molta polvere. Dentro ci sono schede dei pazienti con tanto di foto, diagnosi e trattamento. I diari dei medici dove annotavano cosa dare, cosa non dare e cosa fare nei prossimi giorni. I bilanci con le spese e così via. La quotidiana straziante routine di un manicomio. Fin qui “tutto bene”.
Il problema è che questa stanza è aperta. Non aperta nel senso di visitabile, ma è proprio aperta e lasciata a sé stessa. C’è un corridoio, una porta mai chiusa e nessuna sorveglianza.
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