rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Scandicci

Coronavirus: ipotesi app e sensori per una Fiera di Scandicci 2.0

Il sindaco Fallani: "L’amministrazione aperta a tutte le opzioni"

Prenotazioni, ingressi regolati, rilevatori di prossimità e suddivisione delle aree d’interesse, sono alcune delle idee che potrebbero essere adottate nel prossimo futuro all'interno di fiere, mercati e eventi pubblici.

Il settore fieristico è uno dei più colpiti dall’emergenza sanitaria, ma la tecnologia potrebbe correre in suo aiuto. Considerato che attualmente il problema principale delle fiere - sebbene ne sia caratteristica fondante - siano gli assembramenti, si potrebbero assistere al contingentamento delle entrate con la verifica in tempo reale del flusso di visitatori utilizzando applicazioni e strumenti tecnologici come braccialetti o badge.

Di ciò è convinto Federico Chiesi di Sicrea, azienda leader nel settore che da anni si occupa della Fiera di Scandicci (la più grande fiera campionaria della Toscana a ingresso gratuito), Autumnia, Expo Move, Firenze Bio e Abita.

“Fiera365 è una piattaforma on-line per l’organizzazione di eventi - spiega Chiesi -, l’app è già in funzione e consente di visualizzare il programma della manifestazione, eseguire prenotazioni e acquistare biglietti. Lo scopo è quello di trasformarla in uno strumento per gestire i visitatori”.

Fiera365 offrirebbe la possibilità di vivere la fiera (o lo spettacolo) da casa grazie a contenuti extra e all’opzione chat per chiedere informazioni e spiegazioni. La divisione dei settori e il prolungamento delle manifestazioni possono essere dei validi alleati: “Prendiamo ad esempio la Fiera di Scandicci, che ogni anno ospita circa 400mila persone, un’idea potrebbe essere quella di farla durare più a lungo creando dei giorni dedicati a temi specifici, diversificando così il pubblico e riducendo gli ingressi giornalieri”.

Come entrerebbe in gioco l’app? “La selezione dei visitatori potrebbe avvenire tramite la app: chi è interessato a quella specifica fiera si iscrive all’evento e riceve un invito con il quale potrà accedere ad una determinata ora in un determinato giorno. All’interno, l’app diventa utile grazie ai beacon: i sensori che rilevano il passaggio delle persone che hanno scaricato l’applicazione e sono in grado di tracciare il percorso in tempo reale. Potremo così avere un quadro completo delle presenze e inviare a tutti i possessori presenti o una parte di essi messaggi specifici e alert”. “Stessa cosa per FirenzeBio, manifestazione da 30mila ingressi, potrebbe essere spezzata in più appuntamenti e organizzata in zone diverse così da dividere anche il pubblico”.

“E’ presto per dire se la Fiera di Scandicci si farà oppure no, ancora non c’è stato un dialogo con il Comune, non è partito neanche il bando - continua Chiesi -. La fiera porta un giro d’affari di 10 milioni di euro, rappresenterebbe una grossa perdita per il territorio. Se ci sarà bisogno di cambiare la fiera lo faremo, ma abbiamo bisogno di regole definite che non vadano a ricadere solo sulle spalle degli organizzatori, delle date per fissare la ripartenza e di aiuti concreti per gli espositori (abbassamento dei costi, incentivi per la partecipazione alle fiere, detassazione)”.

Il sindaco di Scandicci, Sandro Fallani, ha affermato che l’amministrazione “è aperta a tutte le opzioni” per allestire la fiera. “A maggio parlare di ottobre è come parlare di un’era geologica vista la situazione, ma si tratta di una manifestazione che si fa da 154 anni quindi molto presto dovremo metterci a sedere e parlare. Per noi è un servizio alla città quindi se avremo dei margini normativi e economici per aiutare la Fiera li useremo”.

Immagine di repertorio

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus: ipotesi app e sensori per una Fiera di Scandicci 2.0

FirenzeToday è in caricamento