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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Apre un tempio della pizza: pienone all'Antica Pizzeria Da Michele

Il brand si sta espandendo in Italia e nel mondo. Si lavora per l'inaugurazione a Dubai

A pochi passi dal Duomo apre un tempio della pizza. Stamani con pochi fronzoli e orpelli, un po' nella filosofia della famiglia Condurro, l’Antica Pizzeria Da Michele è stata inaugurata con il pienone. I coperti sono un'ottantina, tra interni e il dehor che affaccia sul retro dello storico Mercato Centrale. Venti in tutto i dipendenti, giovani del posto ma anche alcuni "importati" da Napoli - leggi pizzaioli - per mantenere la barra dritta ed evitare eccessive ibridizzazioni culinarie. I nipoti del capostipite ci tengono a mantenere integri i sapori partenopei. La mozzarella fior di latte arriva da Agerola, capitale di questo latticino, e i pomodori San Marzano da Santa Maria la Carità, olio dal Vulture e farina direttamente da Napoli.

Cosa mangiare? Doverose le "bandiere" margherita e marinara, con immancabile cornicione, con un diametro da 35 centimetri. E per i buongustai c'è spazio anche per la pizza fritta: tentatori. Difficile alzarsi senza passare dai dolci. E qui non si può pazzià: pastiere, babbà e delizie al limone. E il cannolo ma alla napoletana, come il "cugino" siciliano ma più leggero. Nel menù incuriosisce anche la dicitura della "cosacca". Una pizza, non è un segreto che sia un mix tra margherita e marinara, nata dopo la visita dello Zar Nicola I a Napoli nel 1844. Sempre secondo la leggenda il re del re rimase talmente soddisfatto del soggiorno che inviò a Ferdinando II i due cavalli di bronzo che adornarono prima l’ingresso dei giardini reali e poi il Maschio Angioino. Racconto a cui è affezionato Francesco Condurro, nipote del fondatore Michele: "Il mio bisnonno - ricorda - era maestro pizzaiolo alla corte dei Borboni".

Apre l'Antica Pizzeria Da Michele

Da Michele ha aperto per la terza volta in una città italiana, prima a Milano e due punti a Roma, oltre ovviamente a Napoli. La roccaforte culinaria di Forcella, punto di riferimento per la città dal 1870, icona del gusto per le pizze giganti che strasbordano dai piatti, è stato il punto di partenza che ha permesso di arrivare a Londra, Barcellona, Tokyo e Fukuoka. Inoltre la famiglia Condurro si appresta a sbarcare anche a Dubai. "Manteniamo la nostra genuinità - chiarisce Daniela Condurro, general manager di Michele in the world -. Lavoriamo con una logica diversa da quella delle grandi catene".

I prezzi del locale fiorentino sono piuttosto contenuti considerando che siamo in pieno centro e gli ingredienti portati in tavola. Un paio di raccomandazioni: non è possibile effettuare prenotazioni, si va di "numerino". E ricordate: alla bufala qui preferiscono il fiordilatte, quindi non la chiedete e non vi stranite.

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