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Cronaca Sesto Fiorentino / Piazza della Biblioteca, 4

Antimafia, il cantiere di San Colombano, Quattrocchi: "Stiamo lavorando"

Ieri l'incontro con il procuratore Giuseppe Quattrocchi: "Gli spazi di natura economica e produttiva, possono essere invitanti per un impiego di danaro; su questo lavoriamo con molta attenzione"

Per celebrare il 65° anniversario della nascita della Repubblica Italiana, il comune di Sesto Fiorentino ha organizzato ieri pomeriggio, all’interno della biblioteca Ernesto Ragionieri, una conferenza con il Procuratore della Repubblica di Firenze Giuseppe Quattrocchi dal titolo “La giustizia fondamento e garanzia della Costituzione repubblicana”. A margine dell’incontro è stato possibile approfondire con il procuratore alcuni temi caldi ed attuali, riconducibili all’attività della criminalità organizzata sul territorio toscano e fiorentino. Una serie di quesiti inquietanti emersi in particolar modo dopo l’incendio all’interno del cantiere di Publiacqua a San Colombano.

Procuratore, la titolarità dell’inchiesta sull’incendio doloso avvenuto nel cantiere di San Colombano è passata al distretto antimafia. A che punto sono le indagini, ci sono degli sviluppi?
Stiamo lavorando; dovete capire che tutte le volte in cui ci si misura con l’idea che tende ad approfondire attività investigative nei pressi della criminalità rganizzata, lo si deve fare con molta prudenza, con molta cautela ed attenzione. Ci vuole tempo e ci vuole spesso anche molta fortuna.

Quanto è a rischio il territorio fiorentino e toscano, è possibile quantificare un livello di pericolo per quel che riguarda le infiltrazioni della criminalità organizzata?
Quantificare non si può; il territorio fiorentino e quello toscano, come dico sempre, è uno di quei luoghi che per la sua realtà economica e produttiva è di interesse per la criminalità organizzata, specialmente nella fase del riciclaggio di danaro di provenienza illecita. L’insediamento strutturato di organizzazioni criminali è rarissimo, e francamente, non essendo questa terra di mafia, di camorra o di ‘ndrangheta, non è neppure ‘accogliente’. Mentre, gli spazi di natura economica e produttiva, come dicevo prima, possono essere invitanti per un impiego di danaro; su questo lavoriamo con molta attenzione.



 

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