Caldo: a rischio i lavoratori edili
La Fillea Cgil Firenze lancia l’allarme per i lavoratori edili
Un terribile caldo sta investendo l’Italia ed in particolare il territorio di Firenze.
“Noi vogliamo cantare fuori dal coro. Noi vorremmo che si parlasse dell’enorme rischio da temperature elevate nei cantieri edili che quotidianamente corrono i lavoratori e le lavoratrici in essi impegnati - dice Marco Carletti, segretario generale Fillea Cgil Firenze -. Vorremmo che si parlasse di cosa significa lavorare a temperature elevate nei cantieri per i lavori stradali, mentre si stende l’asfalto, mentre si isola un tetto, mentre si esegue un getto di calcestruzzo, mentre si monta un ponteggio".
Carletti chiede di parlare dei lavoratori edili e delle loro condizioni, soprattutto se le aziende non adottano le linee di indirizzo predisposte dal Dipartimento di prevenzione e igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.
"A Firenze - continua Carletti - nei cantieri stradali, nell’A1, nella Fi-Pi-Li, nei cantieri per la stesura dell’asfalto, sono stati predisposti idonei luoghi freschi, quali zone ombreggiate o ombrelloni di cantiere? Sono stati organizzate le soste di 10 minuti ogni ora? Sono previsti turni di rotazione per gli esposti al rischio? I lavoratori edili di Firenze dispongono di acqua fresca con aggiunta di sali minerali? Tutto ciò significa adottare le idonee misure di prevenzione e protezione dal colpo di calore per chi lavora al sole come gli edili”.
Aggiunge Carletti: “Chi effettua i controlli nei cantieri sulla corretta applicazione delle linee di indirizzo? Ci piacerebbe che tutti gli organismi di controllo e ispettivi in queste ore fossero impegnati ad evitare che i lavoratori dei cantieri edili possano sentirsi male a causa dell’eventuale mancato rispetto delle norme, da parte delle imprese, sulle alte temperature stagionali nei cantieri, nelle committenze sia pubbliche che private”.