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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Soffiano / Via di Scandicci

Soffiano, i consiglieri Pdl: “Allagata la palestra del Galileo Galilei”

"Allagamenti e disagi anche all'Istituto Galileo Galilei. Un altro caso di malagestione dei fondi per edilizia scolastica. Chiediamo incontro urgente all'Assessore Giovanni Di Fede"

“Lunedi scorso dopo le forti piogge la palestra dell’Istituto Galileo Galileo in via di Scandicci a Firenze  si è allagata divenendo una piscina.  Salvemini, Galileo e Buontalenti sono  solo gli ultimi casi, "ma l'elenco sarebbe molto più' lungo. Gli edifici scolastici fiorentini sono vecchi e per la maggior parte 'malati' – dichiarano il coordinatore vicario della Giovane Italia Andrea  Badò ed il  Responsabile Scuola di Studenti per le Libertà, Damiano Cesa Bianchi - La manutenzione scolastica è scarsa anche a causa della mancanza di risorse. Da sempre manca una costante attenzione e una corretta prevenzione legata ad una programmazione certa dei fondi disponibili".

“Per questi motivi presenteremo - continuano  Badò e Cesa Bianchi - una domanda d'attualità all'Assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Giovanni Di Fede per chiedere l’effettivo stato dell’edilizia scolastica in provincia. In questo modo riusciremo a monitorare eventuali danni causati anche dalle occupazioni. E’ giusto che l’Assessore riferisca periodicamente il Consiglio sugli sviluppi inerenti le occupazioni e l'effettivo stato dell'edilizia scolastica per monitorare i danni da esse provocate, chi si assume la responsabilità di interrompere la didattica e di danneggiare gli ambienti scolastici,  ha il dovere di ripagare ciò che appartiene a tutta la comunità scolastica. Gli alunni che si assumono la responsabilità di tali forme di protesa devono farlo fino in fondo: è troppo facile fare i "contestatori" o meglio i “vandali” a spese della collettività."

"Le istituzioni si facciano promotori e difensori, dentro un dialogo comunque costruttivo, del diritto allo studio di migliaia di ragazzi che non hanno aderito alla protesta. Manifestare il proprio dissenso è legittimo ma non crediamo che si possa risolvere qualcosa occupando. Occupare in difesa del diritto allo studio è quantomeno paradossale, visto che proprio le occupazioni negano questo diritto a migliaia di studenti che responsabilmente hanno deciso di non aderire a questa forma di protesta incivile e illegale. In questo senso concordiamo con l’appello lanciato da alcuni presidi ad inizio anno scolastico. Solo con un confronto leale e costruttivo si può cambiare il mondo della scuola. Altre forme di protesta senza via di uscita non servono. ”

 

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