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Cronaca Careggi / Viale Giovan Battista Morgagni

Tentata aggressione a Brunetta: ex guardia giurata finisce a Sollicciano

Residente a Calenzano, ex guardia giurata, nella sua abitazione è stato rinvenuto un vero e propio arsenale bellico. Arrestato è stato condotto a Sollicciano

Si chiama Alessandro Giusti l’uomo fermato ieri dalla Digos mentre tentava di avvicinarsi all’ex ministro Brunetta con indosso un pugnale, un coltello da sub ed una pistola scacciacani. Un piccolo arsenale che celava sotto il giubbotto. L’uomo, 45enne di Calenzano, ex guardia giurata, attualmente lavora come istruttore di Krav Maga, un’arte marziale mutuata dai servizi segreti israeliani. Il soggetto è stato bloccato alcuni istanti prima che entrasse in contatto con l’ex ministro, impegnato in convegno organizzato dal Pdl all’Hotel Raffaello di Firenze. Sono stati gli uomini delle forze dell’ordine a notare che sotto quei vestiti qualcosa non andava. Una volta fermato sono venute fuori le armi di offesa. Condotto in questura è stato poi arrestato è finito nel carcere di Sollicciano.

A quel punto le indagini si sono infittite ed è scattata immediatamente la perquisizione nell’abitazione dell’uomo. E’ le sorprese non sono mancate. Nella sua casa, dove vive da solo, la polizia ha trovato un vero e proprio arsenale bellico: una carabina M-16 corredata di cinque caricatori, un fucile di precisione, manganelli, pugnali, tirapugni, centinaia di proiettili, una baionetta della seconda guerra mondiale, un giubbotto antiproiettile, spille e medaglie con simboli nazisti e fascisti. Tra l’altro è stato rinvenuto anche un pugnale con impresso una svastica nascosto sotto il cuscino del letto. Un arsenale che, a quanto è emerso, Giusti si sarebbe procurato all’estero; armi che poi sono state trasportate illegalmente dentro i confini nazionali. Tutto sequestrato così come sarebbero finiti sotto i sigilli supporti informatici trovati nella casa, al fine di fare luce sui suoi contatti col mondo dell’estremismo di destra. Si perché l’uomo, secondo fonti investigative, sarebbe un simpatizzante di Forza Nuova, ed in più di un’occasione avrebbe partecipato ad incontri e volantinaggi del movimento politico. Secca ed immediata la smentita di Forza Nuova: “Non abbiamo mai visto quest’uomo, quereleremo tutti coloro che lo accosteranno alla nostra formazione politica”.

Sta di fatto che Giusti se non era noto a Forza Nuova lo era alle forze dell’ordine. Numerosi sono i precedenti a suo carico, tra cui tentata estorsione e procurato allarme; e nella lista non mancano due  denunce per detenzione illegale di armi. Per questo nel 2010 all’uomo era stato revocato il porto d’armi per uso sportivo. Poco più di un mese fa inoltre gli è stato negato anche il diritto alla semplice detenzione di armi. Ma ieri non è finito in carcere solo Alessandro Giusti. La vicenda infatti si è corredata di altri elementi che hanno portato ad un altro arresto. Si chiama Andrea Naitana, 66enne, artigiano idraulico residente in una casa solitaria sulla Caldana, a Calenzano, anch’esso finito in manette nella scorsa notte. Sarebbe lui l’uomo a cui Giusti avrebbe dato in custodia illegalmente delle armi. Le stesse rinvenute nell’abitazione di Caldana: un fucile a pompa calibro 12 importato dalla Turchia, una pistola a tamburo di fabbricazione artigianale con 8 canne di sparo di cui sarà verificato il funzionamento con una perizia balistica, numerose munizioni, due katane orientali, due grossi pugnali e due coltelli a serramanico. La Digos avrebbe individuato l’uomo dopo aver esaminato i contatti di Giusti, in base alla documentazione acquisita nella perquisizione nella casa di Calenzano. Naitana è finito in carcere per violazione della normativa sulla detenzione e il possesso di armi. Al momento non risulta che Naitana, incensurato, aderisca a partiti o movimenti politici.

Nella giornata di ieri la solidarietà all’ex ministro Renato Brunetta è giunta bipartisan dai vari schieramenti politici nazionali e locali. Compreso quella del sindaco di Firenze Matteo Renzi che oltre a telefonare a Brunetta ha ringraziato la polizia per la prontezza e l’operato.
 

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